VENEZIA 74 - "Nato a Casal di Principe"
Il bisogno di verità di un fratello, il senso di impotenza di un padre e la disperazione di una madre sono solo alcune delle varie sfaccettature del dolore che ci racconta "
Nato a Casal di Principe". Soggetto del film è la storia della famiglia Letizia che nel 1989 dovette affrontare la scomparsa del giovane Paolo per mano della camorra. Una storia vera che ha trovato risoluzione ben 27 anni dopo.
Il lungometraggio diretto da Bruno Oliviero non è però un film sulla camorra (i criminali si vedono poco, lo stretto necessario), né un film propriamente di denuncia. Quest'opera racconta il vissuto di chi, seppur impotente, non vuole arrendersi e cerca quantomeno verità. Storia di tanti, molti dei quali a volte rinunciano anche alla giustizia o alla vendetta, ma non alla disperata ricerca di una sorta di “pace”, se mai ci possa essere qualcosa di simile in una situazione del genere. Come il padre di un amico di Paolo, scomparso anche lui, il quale giustizia non ne ha mai ottenuta ma racconta di essere andato a implorare gli assassini di suo figlio per sapere almeno dove l'avessero sepolto.
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Nato a Casal di Principe" è una testimonianza a cuore aperto di una realtà che ci viene raccontata attraverso gli occhi di
Amedeo Letizia, fratello del ragazzo scomparso e produttore del film. Lo spettatore non perde nulla dello sguardo di Amedeo su quell'insensato mondo e vive con lui ogni momento dei giorni seguenti alla scomparsa.
Probabilmente non sempre comprende lui e la sua famiglia ma in parte è anche prevedibile: in quei luoghi ci devi nascere per capire e accettare le dinamiche che li regolano.
La regia non sempre è a fuoco e a tratti distrae. Nel cast massimiliano
Gallo, Donatella Finocchiaro e Alessio Lapice nei panni di Amedeo Letizia.
Elisa Pulcini01/09/2017, 11:46