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VENEZIA 74 -"Il colore nascosto delle cose", intervista al cast


Presentato oggi fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia il film di Silvio Soldini. L'intervista al cast.


VENEZIA 74 -
Silvio Soldini e Valeria Golino
Presentato oggi fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia "Il colore nascosto delle cose" di Silvio Soldini. A parlarne sono stati il regista e i protagonisti.

Al film ci è arrivato dopo aver realizzato un documentario sul tema della cecità. In che modo è passato dalla realtà alla finzione?
SILVIO SOLDINI: Sai in generale per me fare dei documentari è molto importante per entrare in mondi che non conosco, per andare a scavare e scoprire delle cose, affrontando un viaggio in materia sconosciuta. Nel caso di “Per altri occhi”, un documentario di qualche anno fa, avevo conosciuto un non-vedente e, da come mi parlava, quello che mi raccontava e le cose che faceva, mi sono chiesto come fosse possibile tutto ciò: l'idea che avevo io di un cieco era molto lontana da tutto questo. Quindi quella è stata la molla che ha fatto partire questo viaggio che è stato il documentario, in cui ho scoperto un mondo che pensavo di conoscere e invece non era così. Siamo pieni di stereotipi. Poi mi sono reso conto che la conoscenza che avevo, attraverso questa esperienza, era tale da poter raccontare una storia sapendo cosa stessi facendo. Avevo una conoscenza diretta e mi sembrava giusto approfondire il tema, portandolo nella finzione. Il documentario è diventato la base da cui partire per inventare una storia.

Come definirebbe il suo Teo?
ADRIANO GIANNINI: “Il mio personaggio è un uomo leggero, non compiuto, in fuga. Un uomo in fuga dalle donne, dalle responsabilità e da se stesso. L'incontro con Emma e questo avvicinamento sensoriale, con questa verità che porta il personaggio di Valeria Golino come donna, costringe il mio personaggio a guardarsi e rimettersi in discussione. Lei è portatrice di verità.”

Come si è approcciata alla cecità?
VALERIA GOLINO: "Una delle cose più complicate per me, come persona che usa gli occhi, è stata imparare a non usarli, cercare di far vedere delle cose senza usare lo sguardo."

Sara Pulcini

07/09/2017, 18:36