BOB & MARYS - Riscatto e rivincita di un uomo comune
Rocco Papaleo e Laura Morante sembrano spaesati, si guardano increduli mentre vestono i panni di "
Bob & Marys". Il personaggio, le situazioni, i dialoghi, la messa in scena sembrano messe su alla meglio nella convinzione che gli stereotipi di una
Napoli da serie tv, bastino a metter su un film.
La sceneggiatura, scritta da
Francesco Prisco, Annamaria Morelli e Marco Gianfrida procede a strappi, tra staticità, ripetizioni e ingiustificati, repentini cambiamenti di situazione. L’immancabile, stracciabudella, matrimonio all’orizzonte fornisce spunti rimasticati e indigesti, come del resto una malavita organizzata da personaggi in nero incapaci di mettere timore come di far sorridere.
Il cambiamento del protagonista di 55 anni (
Rocco Papaleo) è ingiustificato: prima zerbino che finisce sul pavimento per raccogliere le chiavi e deriso da tutti gli allievi dell’autoscuola, poi, dopo poco, intraprendente giustiziere della notte che mette in riga i pericolosi delinquenti.
"
Bob & Marys" di
Francesco Prisco, partendo da uno spunto interessante come l’accùppatura (il parcheggio forzato di materiale illecito in casa di persone perbene) non riesce a coinvolgere, imboccando nello sviluppo mille strade e nessuna, tutte che sembrano presagire una svolta ma che in realtà finiscono per appesantire qualcosa di costruito fragilmente sin dalle fondamenta, dalla scrittura ma anche dalla rilettura della sceneggiatura, a cui evidentemente si è fatta poca attenzione.
Nel cast anche
Massimiliano Gallo, Simona Tabasco, Francesco Di Leva e Giovanni Esposito.
29/03/2018, 12:00
Stefano Amadio