PARLAMI DI LUCY - Al cinema dal 19 aprile
Arriva dal 19 aprile 2018 al cinema con Altre Storie "
Parlami di Lucy", la storia di una madre costretta ad affrontare una realtà oscura e indecifrabile per salvare la sua bambina.
Un sofisticato dramma psicologico diretto da
Giuseppe Petitto, che ha anche collaborato alla sceneggiatura e al montaggio, con l’intensa interpretazione di Antonia Liskova, prodotto da Martha Production, Ventura Film e Gustav Film. Documentarista stimato a livello internazionale, attivo nella produzione di film legati ai diritti umani per i quali ha ricevuto numerosi premi e gli elogi di grandi registi, tra cui Martin Scorsese e Arthur Penn,
Giuseppe Petitto è scomparso prematuramente nel 2015 per un incidente stradale.
"
Parlami di Lucy" racconta la storia di Nicole, una donna attenta a controllare la propria vita fin nei più insignificanti dettagli, che vive insieme alla sua piccola Lucy, una bambina solitaria e problematica, e Roman, un marito distante, spesso lontano dalla famiglia per lavoro.
Sogni inquietanti tormentano Nicole e misteriosi avvenimenti sembrano minacciare sua figlia Lucy. Più si sforza di capirne l’origine per salvare la bambina, di arrivare alla soluzione di quello che è diventato per lei un incubo, più il pericolo sembra avvicinarsi…
"
Il racconto si sviluppa quasi esclusivamente all’interno delle pareti della casa isolata della famiglia, circondata da montagne e abeti". – ha dichiarato il regista – "
Un luogo inizialmente piacevole e rassicurante, poi inquietante e claustrofobico. Nicole finisce per essere intrappolata nella sua stessa casa, preda delle sue stesse ombre… E le incombenti montagne del Nord-Est italiano suggeriscono immediatamente un senso di libertà e paura, di sentieri pericolosi e vasti paesaggi, una metafora del viaggio di Nicole verso la verità".
"
Giuseppe ci ha lasciato in eredità il suo gioiello più prezioso". – afferma la produttrice Martha Capello – "
Parlami di Lucy è il suo primo film ma anche la dimostrazione del suo grande talento e della profonda sensibilità e amore verso i bambini, di cui ha saputo in ogni sua opera raccontare con sincerità il loro punto di vista. Ha fatto in tempo a concludere il suo primo film di finzione e conoscendo il suo profilo umano e artistico, sono certa che conquistare il grande schermo per lui sarebbe stata una vittoria".»
29/03/2018, 19:00