Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Giulia, una storia qualunque"


Note di regia di
Lidea del cortometraggio quella di restituire nel racconto filmico, lo stato danimo, le storie, che ho raccolto durante tutto il percorso Cartabianca, un compito molto difficile che spero di aver assolto almeno in parte.
Per questo ho scelto di raccontare la storia di Giulia, che in qualche modo riassume tutte le storie delle persone che ho incontrato. stato fatto un lavoro di racconto su tre livelli, il livello contemporaneo, quello del ricordo e il mondo interiore immaginato.
Ho cercato di lavorare molto sui colori del cortometraggio, il rosso del dolore, il rosa dellinnocenza, il blu dellincertezza per sottolineare le emozioni della nostra Giulia. Il monologo finale vuole essere una sorta di manifesto e di appello allo spettatore per cercare di immedesimarsi anche se un breve tempo in un malato psichiatrico.
Unaltra sfida del corto stata quella di affiancare alla bravissima attrice professionista Anna Terio, Maria e Carmelo, due pazienti pischiatrici alla loro prima esperienza di questo tipo in assoluto, che hanno retto molto bene la sfida restituendo in maniera molto credibile i loro personaggi.

Vincenzo Ardito