MIGRANTI FILM FESTIVAL II - I vincitori
Nella giornata di domenica 3 giugno, dopo aver attentamente visionato i vari lavori in concorso, le giurie hanno infine rivelato i nomi dei vincitori della seconda edizione del
Migranti Film Festival.
Eccoli nell’ordine.
Premio miglior lungometraggio:
Premio dedicato a Ermanno Olmi: ‘L’ordine delle cose’ di Andrea Segre
Menzione speciale: ‘A season in France’ di Mahamat Saleh Haroun
Motivazione: per aver coraggiosamente affrontato i problemi che l’Europa si ritrova a fronteggiare nei confronti del problema migranti e rifugiati: intolleranza, preconcetti, razzismo. Una sfida che speriamo di vincere.
Premio miglior documentario
Premio dedicato a Gianmaria Testa miglior documentario: ‘The Fifth Point Of The Compass’ di Martin Prinoth
Motivazione: perché con realismo a tratti disturbante traccia i confini di un mondo solo in apparenza liberatorio come quello delle adozioni. La contrapposizione tra il tranquillo villaggio delle Dolomiti e l’alienante strada brasiliana da cui provengono i tre orfani è molto efficace, descrive una frontiera opaca dove le identità si confondono e nulla è risolto su nessun fronte. Markus, l’adulto condannato a restare bambino perché senza radici, ci porta a camminare su un sentiero impervio e ce lo mostra cosi com’è: può portare da qualche parte oppure no, bisogna camminare.
Premio Speciale della Giuria al documentario ‘Mareyeurs’ di Matteo Raffaelli
Motivazione: per aver saputo descrivere come in un racconto sempre sospeso, al limite della poesia, tra immagini e musica, un lato nascosto della cultura africana e di come, ad un’attenta riflessione, l’azione compulsiva di una parte di mercato di un piccolo angolo di mondo, possa coinvolgere e riflettersi sulla vita della comunità internazionale e di tutti noi.
Premio miglior Commedia: ‘Due sotto il burqa’ di Sou Abadi
Premio miglior Cortometraggio: ‘Lines in the sand’ di Joanne Brunwin
Premio Slow Food miglior cortometraggio: ‘Torino 63’ di Noemi Pulvirenti
05/06/2018, 07:55