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MENTE LOCALE V - Dal 23 al 25 novembre a Vignola e Valsamoggia


MENTE LOCALE V - Dal 23 al 25 novembre a Vignola e Valsamoggia
Dopo l’anteprima durante la settimana di Energie Diffuse, torna anche quest’anno Mente locale – Visioni sul territorio, il primo festival italiano dedicato al racconto del territorio attraverso l’audiovisivo, giunto alla quinta edizione e caratterizzato negli anni da una presenza in movimento sul territorio emiliano, a cavallo tra le province di Bologna e Modena: quest’anno le proiezioni, gli incontri e gli eventi speciali, tutti a ingresso gratuito, si svolgono tra la cittŕ d’arte di Vignola, nei giorni 23 e 24 novembre, e Valsamoggia, nei giorni 22 e 25 novembre 2018. Il festival 2018 č inserito nella programmazione dell’anno europeo del patrimonio culturale coordinata dal MiBAC.

Cuore del festival č anche quest’anno il concorso ‘Mente locale’, che seleziona il meglio della produzione audiovisiva sul tema del racconto del territorio: quest’anno la preselezione č stata tra ben 254 opere iscritte, non solo da tutta Italia ma a livello internazionale, confermando la crescita del festival come punto di riferimento per una produzione audiovisiva di qualitŕ che incrocia racconti di luoghi e paesaggi, nuovi stili di vita, turismo sostenibile e tematiche sociali radicate nei luoghi. Ne sono state selezionate 10, di cui 1 in anteprima nazionale e 4 in anteprima regionale. In prima nazionale arriva dalla Spagna "Invierno en Europa", un drammatico resoconto sulla situazione dei profughi in Bosnia al confine con l’Ungheria, del giovane e giŕ pluripremiato regista Polo Menarguez; in anteprima regionale "Anatomia del Miracolo" di Alessandra Celesia, giŕ in concorso a Locarno e al Festival dei Popoli 2017; un lavoro che racconta Enzo del Re e Mola di Bari, il corto ‘Enzo’ di Pasquale Napolitano e "HOA storia di una guaritrice" di Marco Zuin, appena presentato al Festival dei Popoli.

I film selezionati, di ogni genere e durata purché legati al tema del racconto di un territorio, offrono un caleidoscopio ricco di sguardi e suggestioni: si va dalla poesia della bassa padana di Zavattini in "Mondo ZA" di Gianfranco Pannone alla splendida Maremma de "Gli ultimi butteri" di Walter Bencini; dal dramma dei profughi accampati in Serbia che tentano di forzare il confine d’Europa di "Invierno en Europa" dello spagnolo Polo Rodriguez a un’ironica riflessione sullo ius soli ambientata in un paese del sud de "Il mondiale in piazza" di Vito Palmieri, vincitore come miglior film del progetto ‘MigrArti’ al festival di Venezia 2018; dalle due storie ‘miracolose’ della Madonna dell’Arco di Pompei in "Anatomia del Miracolo" di Alessandra Celesia e "Il Monte delle Formiche" di Riccardo Palladino, sul santuario nei pressi di Bologna, entrambi giŕ in concorso a Locarno 2017, a uno sguardo sulle foreste del Vietnam del Nord alle prese con la minaccia del disboscamento in "HOA – storia di una guaritrice" di Marco Zuin, appena presentato in anteprima al festival dei Popoli; dalle biografie di personaggi del sud Italia visti nell’intreccio con il proprio territorio di "Enzo" di Pasquale Napolitano, su Enzo del Re e Mola di Bari, e "I campi sperimentali di Ercole Maggio" di Christian Manno, allo sguardo sul dramma dei terremoti in Italia in relazione a beni culturali e all’arte di "ArtQuake" di Andrea Calderone. La proiezione dei film selezionati č seguita da incontri con gli autori.

La giuria 2018 č composta da Enza Negroni, Presidente DER – Documentaristi Emilia-Romagna e regista; Silvestro Serra, Direttore della rivista ‘Touring – Il nostro modo di viaggiare’ e direttore comunicazione e relazioni istituzionali Touring Club Italiano; Marco Cucco, ricercatore dell’Universitŕ di Bologna, docente di cinema al Dipartimento delle Arti; Livia Giunti, regista e docente di ‘Cinema e territorio’ all’Universitŕ di Pisa; Leonardo Alberto Moschetta, pluripremiato video editor e socio della casa di post produzione video FreeU.

La premiazione del festival, come č ormai consuetudine, č un momento conviviale e di festa: quest’anno si svolge sulle colline piů belle d’Emilia, in un luogo speciale: il teatro delle Ariette, dove il festival č nato 5 anni fa. Autori, giuria e amici del festival festeggiano insieme l’assegnazione dei premi ai vincitori. A seguire, un racconto del territorio attraverso il sapore, un percorso del gusto, tra brindisi e assaggi, tra l’Emilia e la Sardegna, regione ospite del festival in collaborazione con Sardegna Film Commission.

Al vincitore sarŕ assegnato il premio ‘Mente locale – visioni sul territorio 2018 del valore di 1.000 Euro.

A questo premio si affiancano due menzioni speciali: anche nel 2018 il Touring Club Italiano, la storica associazione che 125 anni fa ha creato la nozione di turismo in Italia, assegna una propria menzione all’opera che meglio racconti il territorio italiano in chiave di divulgazione, valorizzazione e/o promozione turistica del patrimonio culturale (le eccellenze e i tesori nascosti dal punto di vista artistico, culturale, paesaggistico…); novitŕ 2018 la menzione speciale del Segretariato regionale MiBAC Emilia-Romagna riservata alle opere che raccontano la nostra regione.

Novitŕ del 2018 č anche il contest fotografico legato al racconto dei territori dell’Appennino bolognese, dell’Appennino reggiano e della pianura bolognese, in collaborazione con Emil Banca nell’ambito dell’iniziativa di promozione del territorio Grand Tour 2018: il migliore scatto tra i quasi 300 pervenuti, scelto da una giuria composta da Emil Banca, l’organizzazione del festival e dal fotografo e videomaker Luca Gavagna, riceverŕ un premio di 500 Euro.

Le prime due serate di festival si aprono con la proiezione dei 5 corti realizzati in Valsamoggia e a Vignola dai partecipanti al corso di formazione legato al festival, dedicato al racconto del territorio attraverso l’audiovisivo, realizzato da Demetra Formazione attraverso un finanziamento della Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Europeo. I partecipanti hanno affrontato in aula tutti gli aspetti del racconto del territorio attraverso l’audiovisivo: dagli incontri con operatori e istituzioni dell’audiovisivo e del turismo a lezioni di esperti sulle strategie di marketing territoriale e promozione turistica, fino alle visite sul territorio per capire come č organizzata un’emittente televisiva (TRC, partner del corso e del festival) e individuare luoghi e temi da raccontare; infine il ‘project work’, comprensivo di stesura del soggetto, organizzazione del set, riprese e post-produzione suddivisi in ‘troupes’ per confezionare questi corti che ci parlano del fiume Panaro e dei suoi segreti, della cittŕ d’arte di Vignola e le sue tradizioni, del Pignoletto dei colli bolognesi, di strani personaggi approdati in Valsamoggia per realizzare un sogno, di un artista cieco alla scoperta del territorio attraverso il tatto. I corti saranno poi trasmessi anche da TRC, media partner del festival.

Un’occasione inedita per scoprire l’invenzione del turismo in Italia: una conferenza-spettacolo creata appositamente per Mente locale 2018, una cavalcata attraverso 125 anni di Touring Club Italiano guidati dalle parole del direttore della rivista Touring e giurato del festival Silvestro Serra e da una selezione di immagini degli straordinari archivi del Touring. A seguire, la proiezione di un montaggio esclusivo delle immagini di "Tutti i Colori del Pennello", racconto appassionante e appassionato dello straordinario restauro della torre della Rocca di Vignola dopo il terremoto in Emilia, presentato dall’autore, il giornalista Stefano Caselli.

Quest’anno Mente locale va alla scoperta di tre isole. Dopo la premiazione con i sapori di Emilia e Sardegna, dalla Sardegna arriva Pietro Mereu a presentare "Il clan dei ricciai": gli ex detenuti che a Cagliari continuano una tradizione faticosa e importante, la pesca dei ricci, raccontata in un documentario intenso e ironico, appassionato ritratto di un territorio, con la presenza speciale di Joe Perrino. A seguire, un ponte tra la Sardegna e un arcipelago lontanissimo eppure vicino: la presentazione delle prime immagini di "Isole gemelle – dalla Sardegna a Okinawa sul filo della tessitura", il nuovo documentario della troupe del fortunato "Janas – storie di donne telai e tesori" che va alla scoperta delle similitudini tra questi due luoghi incantati. Il trittico delle isole si conclude con "Cercando Itaca – Epilogo", cortometraggio che racconta l’‘Odissea in Valsamoggia’ del teatro delle Ariette, impegnato nell’estate 2018 nel coordinamento di 50 persone di lingua e cultura differente in uno spettacolo itinerante nelle piazze.

20/11/2018, 14:38