IL DESTINO DEGLI UOMINI - Dal 3 dicembre al cinema
Arriva nelle sale con un lungo tour in tante città italiane a partire dal 3 dicembre a Milano
Il destino degli uomini, il nuovo film di
Leonardo Tiberi, ultimo atto della trilogia che il regista romano ha dedicato alla Prima Guerra Mondiale, e che si chiude in questo 2018. Un pannello composto con i precedenti Fango e Gloria (2014) e Noi eravamo (2017), salutato dall’attenzione delle istituzioni e da un successo di pubblico decretato da moltissime proiezioni in tutta Italia e da passaggi molto seguiti sulla tv pubblica. Un successo dovuto grazie soprattutto all’originale formula di racconto che unisce materiale del prezioso Archivio storico dell’Istituto Luce, eccezionalmente colorizzato con una raffinata tecnica, a riprese originali di fiction. Un impasto che ha avuto il grande merito di rendere spettacolare il racconto storico, e dare autorevolezza e autenticità di documento alla trama fiction. Un modo nuovo di fare cinema in Italia, che vede una ricerca contemporanea nel cinema internazionale (si pensi all’ultimo spettacolare Peter Jackson di
They Shall Not Grow Up) che ha raggiunto anche moltissimi studenti, ed è stato coronato, per Fango e Gloria, con un Premio Speciale ai Nastri d’argento.
Il terzo capitolo della triade di Tiberi prodotto da Baires Produzioni con Istituto Luce Cinecittà, in associazione con Gruppo Banco Desio ai sensi delle norme sul Tax credit, con il sostegno della Regione del Veneto, in collaborazione con la Marina Militare e con il Patrocinio del Ministero della Difesa, vede per protagonista uno dei più funambolici eroi della Prima Guerra Mondiale, Luigi Rizzo. Uomo di mare, ammiraglio della Marina, l’autore dell’Impresa di Premuda: l’affondamento 100 anni fa, il 10 giugno 1918, della corazzata austriaca Santo Stefano da solo, a bordo di un piccolo Mas, un motoscafo da assalto veloce. Un episodio entrato nella mitologia bellica, che contribuì a rompere gli equilibri anche psicologici della guerra a vantaggio dell’esercito italiano, e segnò una crepa insanabile per l’impero austro-ungarico. Un episodio di cui rimangono indelebili drammatiche immagini originali dell’affondamento della corazzata austriaca e dei suoi uomini. E che insieme ad altri passaggi memorabili della parabola di Rizzo viene evocato nel film dallo stesso ammiraglio durante un duro interrogatorio, condotto in un’altra guerra, la Seconda, da parte di uomini del Terzo Reich. Per loro Rizzo era ancora l’uomo di Premuda, che aveva fatto esplodere l’onore di un Impero. Il rappresentante di una sconfitta ancora presente, e della rinascita degli italiani.
Un racconto che mescola memoria, immagini di imprese spettacolari, scontri per mare e tra uomini di mare, per i quali una legge più forte e non scritta può forse unire, nonostante la guerra, le guerre, anche due avversari.
Le riprese de Il destino degli uomini, realizzate in Veneto presso Bosco Chiesanuova e San Briccio in provincia di Verona, e proseguite a Roma anche presso la sede del Ministero della Difesa, hanno visto sul set un cast di attori popolari presso il pubblico di cinema e TV, a cominciare dal protagonista Andrea Sartoretti (Romanzo criminale – La serie, ACAB, Squadra antimafia, Ogni maledetto Natale, Monte…), uno degli attori più versatili del nostro panorama, in grado di dare a Luigi Rizzo l’imprevedibilità e la comunicativa di un uomo di azione, e di popolo. Con Sartoretti sono sul set Marta Zoffoli (Un medico in famiglia, I Cesaroni, Ex, Maschi contro Femmine, To Rome with Love…), Ralph Palka, e Pietro Genuardi, popolarissimo volto della serialità TV nei panni dell’ammiraglio Thaon de Revel.
Dichiara Leonardo Tiberi: ‘Dopo aver raccontato in “Fango e Gloria” la storia dell’eroe per caso, il Milite Ignoto, e in “Noi eravamo” le avventure vissute da eroi inconsapevoli, i volontari della Grande Guerra, con Luigi Rizzo, protagonista de Il destino degli uomini, è mia intenzione affrontare il tema dell’eroe per scelta. La sua è una storia originale, mai portata prima sugli schermi, inedita ai più, raccontata con un ritmo incalzante, attraverso una profonda analisi delle motivazioni caratteriali e ideologiche che hanno portato al concepimento e alla realizzazione di risultati che ancora oggi hanno dell’incredibile.
Luigi Rizzo è il prototipo dell’italiano onesto, lavoratore, coraggioso, dotato di uno speciale acume tutto meridionale, ma che si trova a vivere in situazioni estreme. Che lo portano a diventare un eroe a tutto campo. In fondo, come moltissimi italiani, un pacifista; ma se c’è da agire, un uomo in prima linea, pronto a tutto’. E conclude sul film: ‘Nella mia personale visione dell’utilizzo delle immagini di archivio esse non rappresentano e testimoniano esclusivamente il passato, il dato di fatto, la fredda e inoppugnabile testimonianza dell’accaduto: nell’originale e apprezzata formula che ho messo a punto i personaggi migrano continuamente dal girato che li rappresenta al mondo del repertorio, e viceversa, in un continuo fluido passaggio che avvicina gli eventi storici alla sensibilità dello spettatore moderno, favorendone la comprensione e la partecipazione’.
Il destino degli uomini è distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.
02/12/2018, 11:49
Cristina Loria