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gLOCAL FILM FEST 18 - Intervista a Stefania Rocca


"Nirvana" di Gabriele Salvatores, esordio dell'attrice torinese, apre il gLocal Film Festival 18


gLOCAL FILM FEST 18 - Intervista a Stefania Rocca
Madrina del gLocal Film Festival nella sua Torino, Stefania Rocca accompagna in sala il film di apertura dell'edizione numero 18 dell'evento, il suo esordio di oltre vent'anni fa, il fantascientifico "Nirvana" di Gabriele Salvatores. Nell'occasione riceverà il Premio Riserva Carlo Alberto per la carriera.

"Sono curiosissima di rivedere che effetto farà il film oggi, su grande schermo", ci ha raccontato. "Non amo rivedere i miei film, non sono una stratega che si riguarda e si studia, vivo di sensazioni: ma ammetto che qualche scena, in questi ultimi tempi, mi è capitato di cercarla su YouTube. Mio figlio tornava a casa dicendo di aver saputo che una volta giravo coi capelli blu, e quindi ho dovuto mostrargli il motivo! Sai che non riconoscevo la mia voce? Forse perché ero agli inizi, o perché ero giovane...".

Un set iconico, tanti ricordi. "Era una gioia andare sul set, è stato girato quasi tutto in un grande capannone: entrando potevamo quasi scegliere il mondo in cui vivere, da un lato c'era l'ambiente cinese, ma bastavano pochi passi per cambiare tutto! È stato molto divertente, come anche farmi colorare i capelli di blu. Oggi non se ne accorgerebbe forse nessuno, ma ai tempi quando sono uscita dal parrucchiere tutti mi guardavano storto, ero davvero aliena! Stavo facendo il Centro Sperimentale quando seppi del casting, avevo già conosciuto Salvatores per uno spot: dopo qualche provino - e molta attesa - sono stata scelta e la mia carriera è iniziata".

A Torino, al Mauto, è conservata l'auto "Nirvana" creata apposta per il film. "Era davvero avanti per quei tempi, forse pure troppo per l'Italia. Anche a livello iconografico: ho ancora a casa il chip che a un certo punto mi mettono in testa, ma ho il rimpianto per un incendio a Bologna, durante una mostra di molti anni fa, andarono perduti il camion che guido nel film e - soprattutto! - il meraviglioso orecchino che aveva il mio personaggio... Era studiato e modellato per il mio orecchio, lo avrei tenuto volentieri: fu un vero dispiacere!".

Da Torino a Torino: in città Stefania Rocca ha iniziato a recitare, qui vive la sua famiglia, ma poche volte - a parte i tour teatrali - è stata sul set. "L'ultima volta è stato con Mafalda di Savoia, oltre dieci anni fa. Sono felice di questo invito al gLocal Film Festival, davvero. E sono contenta che si apra con il mio film d'esordio: tutto è partito da lì".

Da attrice a direttrice di festival. "Lo scorso anno ho iniziato l'avventura dell'Otranto Film Fund Festival, è stato bellissimo. Ho cercato di far lavorare le scuole, di costruire varie community che interagissero tra loro creando insieme. È stata un'esperienza davvero arricchente, anche se ammetto che mai ero stata costretta a lavorare tanto, fare tante telefonate e dormire così poco!".

Su cosa stai lavorando ora? "Su due fronti: a teatro sono in tour con Squalificati, in cui sono una giornalista alle prese con un'intervista al presidente del consiglio. Una sfida tra chi non vuole perdere voti e chi non vuole perdere share, una partita a scacchi da cui usciremo tutti squalificati... A fine marzo sarò poi su Raiuno con una fiction diretta da Michele Soavi, "Mentre ero via" con Vittoria Puccini".

05/03/2019, 09:39

Carlo Griseri