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FILM FESTIVAL DIRITTI UMANI LUGANO VI - Le prime anticipazioni


FILM FESTIVAL DIRITTI UMANI LUGANO VI - Le prime anticipazioni
Una scena di "Khartoum Offside" di Marwa Zein
Dal 9 al 13 ottobre 2019 si terrà la sesta edizione del FFDUL - Film Festival Diritti Umani Lugano, nelle suggestive sale del cinema Corso e del cinema Iride, che accolgono il festival da quattro anni, storiche sale dedite all’arte cinematografica nella città di Lugano.

Come nelle passate edizioni, non esiste un tema conduttore ufficiale, ma certamente nella scelta operata all’interno della più recente produzione cinematografica, emergono alcune urgenze, sottolineate dalle decine di titoli presi in considerazione, fra cui saranno scelti quelli proposti dalla prossima edizione del festival e di cui qui di seguito diamo solo qualche anticipazione.
Antonio Prata - confermato per il quarto anno alla direzione del FFDUL, ha potuto individuare, insieme alle commissioni che lavorano con la direzione, alcuni importanti aspetti, molti dei quali strettamente collegati all’attualità. Fra questi i film provenienti da nazioni in cui guerre e abuso di potere stanno segnando profondamente le sorti dell’umanità, saranno quindi proposti, dal Sudan il film KHARTOUM OFFSIDE di Marwa Zein - regista che parteciperà al dibattito dopo la proiezione - e dalla Cina il documentario ONE CHILD NATION di Nanfu Wang e Lynn Zhang.

I cambiamenti climatici, altro tema in evidenza, non sono frutto della casualità; prove concrete testimoniano come questi siano fortemente condizionati dall’intervento sfrenato e aggressivo dell’uomo che ha sfruttato, modellato e influenzato fisicamente i territori, intaccando negativamente la sopravvivenza dell’umanità e di ogni forma vivente del pianeta. Si parlerà di questo, insieme a due tra gli autori più sensibili della nostra contemporaneità, Nikolaus Geyrhalter e il suo film ERDE e Victor Kossakovsky con il film AQUARELA.

Questi e tanti altri argomenti spingeranno a una riflessione sul punto di vista e la posizione che assume l’umanità di fronte ad essi. Sono tante le violazioni della dignità e della libertà, tante le problematiche universali che vedono lottare molti popoli; argomenti profondi e caldi, che talvolta scompaiono all’interno di un’informazione di massa sempre più caotica.
Delle diverse tematiche legate ai diritti e alla dignità umana, si parlerà, nei Forum di approfondimento che caratterizzano il FFDUL; partendo dagli stimoli cinematografici, i forum vedranno ospiti gli esperti dei più svariati settori insieme ai registi e protagonisti delle storie raccontate dai film stessi. Un dialogo in cui, dopo le proiezioni, anche il pubblico del Festival potrà intervenire.

Un vasto pubblico quello di FFDUL, rappresentato anche dai tantissimi giovani presenti grazie alla solida collaborazione con gli istituti scolastici e delle ONG nazionali e locali che supportano sin dalla prima edizione il nostro festival, e contribuiscono alla diffusione dei nostri messaggi durante l’anno su tutto il territorio.

Non è solo il cinema a dare vita al Film Festival Diritti Umani Lugano, ma anche, e molto amata, la musica; in questa edizione gli appuntamenti musicali saranno due.

Sabato 12 ottobre in collaborazione con il CAT (Comunità d’Africa in Ticino) e la Divisione Eventi e Congressi della città di Lugano, avrà luogo allo studio Foce Il concerto del gruppo ATSE TEWODROS PROJECT, composto da quattro musicisti etiopi di tradizione e tre musicisti italiani e dalla scrittrice e performer ideatrice del progetto, Gabriella Ghermandi che è la voce del gruppo.
Il progetto discografico che la band italo etiope propone oggi, si intitola “Maqeda”, dal nome etiope della Regina di Saba. È un lavoro sugli stereotipi che ancora ci circondano, da quelli secondo cui i modelli per l’emancipazione della donna possono essere solo quelli occidentali, al cliché coloniale dal quale ancora non ci siamo liberati e per il quale l’occidente è comunque superiore e più sapiente. Prevendite a partire da inizio settembre (seguiranno comunicazioni sul sito e sui social).
Grazie alla collaborazione di FFDUL con Medici Senza Frontiere Svizzera, venerdì 11 ottobre avremo il piacere di ascoltare la musica del duo KALA JULA. Samba Diabaté e Vincent Zanetti formano il duo Kala Jula dal 2011. Essenzialmente strumentale e acustica, la loro musica è profondamente radicata nelle tradizioni Mandingue del Mali, nel blues e nel jazz. Kala Jula si rivolge al suo pubblico attraverso un dialogo intriso di storia e annedoti caratterizzati da note nostalgiche e commoventi. Medici Senza Frontiere e Kala Jula hanno deciso di mobilitarsi insieme e di far ricorso alla musica per raccontare la storia dei migranti e dei loro traumi, vissuti durante i viaggi a rischio della loro vita.

16/08/2019, 16:42