ENRICO VANZINA - "La commedia italiana
è stata un’esperienza fenomenale"
“
Il cinema popolare andrebbe fatto vedere a scuola così i ragazzi saprebbero qualcosa sul nostro paese e invece non sanno nulla”. Così
Enrico Vanzina, a Castiglione della Pescaia, in occasione della presentazione del libro “
Mio fratello Carlo” (edito da HarperCollins) alla
Festa del Cinema di Mare,rassegna cinematografica dedicata al rapporto tra l’uomo e il mare.
Lo sceneggiatore romano, regista e autore di cinema si commuove parlando del fratello: “
con Carlo abbiamo imparato tanto da maestri del cinema come Dino Risi, un regista che non se la tirava mai ed era sempre disponibile con i giovani autori”. “
L’ho chiamato romanzo" – prosegue l’autore - "
perché se dal nome Carlo Vanzina leviamo Vanzina è la storia di Carlo, una storia universale”.
Vanzina, poi, racconta anche un aneddoto su Castiglione della Pescaia: “
non venivo qui da 50 anni e venni, una volta, perché mi piaceva una ragazza e facemmo anche il bagno di mezzanotte. Mi venne la tosse e non ci combinai niente”.
“
È un libro che ho dovuto scrivere" – ha detto Vanzina – "
scritto in 50 giorni. Mio fratello ha messo in scena tanti personaggi e attori e io scrivendo questa storia l’ho reso personaggio, come nei suoi film"”. Cosa è per me questo libro? “
È una grande storia d’amore fatta di esperienza e di amore per il cinema”.
“
Tra gli aneddoti che racconto nel libro" – ha continuato Vanzina - "
è quando Carlo diceva che se fossimo stati americani, ‘Ghost’ lo avrebbero fatto girare a noi”.
E tornato sulla commedia all’italiana dice: “
la commedia italiana è stata un’esperienza fenomenale, ci siamo rimboccati le maniche per fare ridere il paese dopo la guerra”.
15/09/2019, 09:04
Sara Valentino