VOGHERA FILM FESTIVAL 7 - I vincitori
Sabato 16 novembre 2019 si è conclusa la settima edizione del Voghera Film Festival, un evento organizzato dall’associazione Iria Cultura, in collaborazione con l’associazione Progetto Voghera. Anche quest’anno il Voghera Film Festival ha fatto parte della rassega culturale
“Le forme dell’anima” organizzata da Leonardo Gallina.
L’organizzazione è molto soddisfatta di questa edizione sia per la buona affluenza di pubblico, sia per la partecipazione di tanti autori, provenienti da tutta Italia che hanno partecipato alla manifestazione.
Per la sua settima edizione il festival ha aperto con due eventi off: un incontro dedicato alla letteratura con la presentazione del libro In nome dell’Es di Giorgio Macellari presso il Bar S. Ambrogio e il corso gratuito di Make-up cinematografico a cura della make-up artist Eleonorita Acquaviva presso lo Studio Onion adv.
Il festival poi è continuato con le proiezioni presso il cinema Teatro Padri Barnabiti a Voghera.
Venerdì 15 novembre dedicato agli amanti del cinema dell’orrore con la consueta e ormai tradizionale Notte Horror e con la presenza in sala del regista romano Daniele Misischia che ha presentato la sua ultima opere The end? L’inferno fuori.
Il cortometraggio vincitore è stato Low Tide di Ian Hunt Duffy con la seguente motivazione della giuria: «grazie alla capacità del regista di mantenere alto e costante il clima di tensione dall’inizio alla fine, è stato possibile raccontare la violenza e la crudeltà dell’essere umano senza l’utilizzo di scene eccessivamente cruente. Il ritmo serrato e funzionale di questo film e l’ottima interpretazione del giovane attore, all’altezza di un ruolo così complicato, sono stati gli ultimi elementi necessari alla giuria per ritenere Low Tide il vincitore della notte horror».
Sabato 16 novembre il festival ha aperto con i talenti locali nella rassegna Sguardi dall’Oltrepò, suddivisa in due incontri: con l’animatore e illustratore Filippo Morini e a seguire con Mirko Confaloniera, scrittore e filmmaker.
Nella serata sono state proiettate le 9 opere in gara e sono stati assegnati diversi premi:
il premio per Miglior Cortometraggio va a Ian di Abel Goldfarb con la seguente motivazione: «per la delicatezza con cui vengono affrontati i temi della disabilità e dell’integrazione e per la capacità di trasmettere un messaggio importante e universale anche ai più piccoli».
Il vincitore del premio Sandro Bolchi alla miglior regia è The Third King di Christoph Oliver Strunck con la seguente motivazione: «per un utilizzo sapiente della macchina da presa, in grado di raccontare il dramma della guerra: attraverso pochi e incisivi elementi il regista dona uguale risalto alle atmosfere di tensione e alla dimensione umana».
Vince il premio per Miglior Fotografia Namche Okon per The Third King con la seguente motivazione: «per l’affascinante utilizzo della luce sia nelle riprese esterne che in interni. Per l’ottima continuità fotografica che armonizza le diverse location».
Il premio per Miglior Editing va a Pierfrancesco Bigazzi (presente in sala) per Moon on Fire con la seguente motivazione: «il dinamismo del montaggio che riprende i classici del genere spaghetti western, aggiungendo un tocco personale».
Si aggiudica il premio per la Miglior Musica Jonathan Lago Lago per Mazeppa con la seguente motivazione: «per l’utilizzo della musica come strumento narrativo, calata perfettamente nell’economia del racconto».
Vince come Miglior Attore Achille Marciano (presente in sala) per 99,9 % con la seguente motivazione: «per la versatilità con cui ha saputo calarsi in due ruoli differenti passando dalla commedia al black humour in un film che ha scritto e diretto».
Vince come Miglior Attrice Hannah Alem-Davidson per 2nd class con la seguente motivazione: «l’attrice è stata capace di esprimere con semplice intensità il conflitto interiore di un personaggio sensibile e umanissimo».
Inoltre la giuria decide di assegnare una menzione speciale a Relicious, perché «il corto esorcizza la paura del diverso e perché, in un momento di guerre e ostilità causate dalle differenze religiose e culturali, sottolinea gli elementi di comunione anziché quelli di conflitto».
Premio del pubblico è stato vinto da: 99.9% di Achille Marciano
18/11/2019, 15:35