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FOREIGN OFFICE - "La Ragazza d'Autunno"


Dopo la presentazione a Canne esce in sala il 9 gennaio il film di Kantemir Balagov con Viktoria Miroshenko, Valisia Perelygina


FOREIGN OFFICE -
"La Ragazza d'Autunno" di Kantemir Balagov
Ambientato dopo la seconda guerra mondiale, in una Leningrado semidistrutta dal pesante assedio, il film narra le vicende di Ija(Viktoria Miroshenko) e Masha(Valisia Perelygina) due giovani donne vittime della guerra. Le due ragazze lavorano come infermiere nell’ospedale di Leningrado dedicato alla cura dei reduci di guerra, cercando di rattoppare ferite e monconi con quel poco che posseggono (studiata e recuperata dal regista tutta la strumentazione medica dell’epoca, i letti, le fasce, le siringhe, in un pregevole sforzo tecnico di ricostruzione storica realistica).

Conosciutesi al fronte, dove forse sono combattenti, o forse “personale femminile” addetto allo svago dei colleghi militari, le due riportano gravi ferite visibili e invisibili, traumi fisici e mentali, con pesanti ripercussioni sulla loro salute interiore, postumi della tremenda situazione vissuta.

Mentalmente ed interiormente qualcosa si è inceppato ed anche se le due cercano di ritrovare una vita tranquilla, il loro destino è segnato. La morte del figlioletto di una di loro è la causa della spasmodica ricerca di una nuova maternità simbolicamente significativa per la ripresa della normalità tanto agognata che pare essere l’unico obiettivo per dare un senso alla propria vita e al loro non totalmente dichiarato amore. Ma nessuna delle due avrà ben chiare le modalità per vivere una nuova vita, sana e soprattutto lontana dai traumi irreversibili subiti.

Un cast di ragazzi tutti laureati in varie università russe di cinema, che hanno contribuito a rendere il film molto particolare. Il giovane scrittore e regista soprattutto, (Kantemir Balagov) che ha voluto mettere in scena in modo accurato ogni aspetto stilistico dell’epoca con la perfetta atmosfera di devastazione di Leningrado, ricreando sia l’ospedale sia l’appartamento delle ragazze, con mobili d’epoca, stupende carte da parati e mobilia autentica del periodo postbellico.

Ottima la fotografia oltre alla scenografia, soprattutto negli interni di cui si è voluto sottolineare i colori e le sfumature di luce. Brave le attrici nei loro abiti studiatissimi e nella delicata follia silenziosa espressa nelle sequenze dei loro lunghissimi sguardi (forse eccessivi i 137 interminabili minuti). Da sottolineare che il titolo originale è “La spilungona” che per l’autore sta a significare la goffaggine e la difficoltà di saper esprimere i propri sentimenti in modo non sgraziato.

Selezionato a Cannes 2019 nella sezione “Un certain regard” dove ha ricevuto il premio FIPRESCI, il film è prodotto da Non- Stop Production e AR Content. Distribuito da Movies Inspired, uscirà nelle sale italiane il 9 gennaio.

04/01/2020, 10:19

Silvia Amadio