FIGLI - Quando arriva il secondo figlio, la tragedia ha inizio
Un omaggio sentito, un omaggio di tutti gli amici e compagni di lavoro a
Mattia Torre. C’è tutto il gruppo di
Boris ma anche il suo stile, la sua visione della realtà, l’ironia e l’originalità. La coppia al centro del film,
Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea, i loro figli e le difficoltà di trovarsi ad affrontare il ruolo di genitori al centro del racconto.
Per
Mattia Torre, scomparso prematuramente lo scorso luglio, l’obiettivo era mettere in scena con grande ironia e sarcasmo una coppia come tante, in grado di fare da specchio a un paese contraddittorio e pieno di spunti da raccontare. Ma più che la nascita di un secondo figlio, è proprio la relazione di coppia al centro della vicenda, quando i dubbi e la stanchezza la mettono in pericolo di fronte a ogni situazione.
"
Figli" diretto da
Giuseppe Bonito (Pulce non c'è), ha un ritmo serrato, arricchito da molte situazioni originali e battute divertenti e, anche grazie alla scrittura di
Mattia Torre, è ricco di personaggi caratteristici che potremmo incontrare ogni giorno ma che sembrano narrati sotto una luce particolare, capace di renderli funzionali alla storia.
Anche Cortellesi e Mastandrea, sono rispettosi dell’autore del film e limitano i personalismi mettendosi a disposizione per far emergere il personaggio. Il gruppo di attori “amici” che sin da Boris ha contribuito a creare una tv e un cinema nuovo nel panorama italiano, è presente anche con piccolissimi ruoli da una battuta.
Un accenno di moralismo nel finale mette per qualche istante in ombra la schiettezza dell’autore. Ma, malgrado tutto, l’occhio critico di
Mattia Torre era pur sempre un occhio italiano.
17/01/2020, 18:48
Stefano Amadio