ARRESTO CECCHI GORI - La Produzione del documentario e l'arresto
“Abbiamo appreso, come tutti, dell’esecuzione dell’ordine di arresto di Vittorio Cecchi Gori dopo la sentenza della Cassazione che tre giorni fa ha reso definitiva la condanna per il crac della società Safin Cinematografica. Tutti noi abbiamo trascorso molto tempo con
Vittorio Cecchi Gori dall'autunno del 2018 per scrivere e raccontare la storia della sua famiglia: una parabola con una discesa vertiginosa che oggi segna un'altra tappa dolorosa e drammatica. Un evento che arriva, tristemente, all’indomani del centenario della nascita del fondatore della società, Mario Cecchi Gori nato il 21 marzo 1920 e peraltro, forse, volutamente dimenticato da tutti gli anniversari e dalle celebrazioni di quest’anno.
L’arresto di
Vittorio Cecchi Gori non cambia però lo spirito del nostro progetto: raccontare la vita di una famiglia/azienda che dal dopoguerra, partendo con risorse davvero limitate, si è trasformata in una delle ultime Major company europee sviluppando diversi progetti che hanno conquistato le platee italiane ed internazionali e hanno portato lavoro e ricchezza al comparto cinematografico audiovisivo come pochissime altre società sono riuscite a fare nel corso del Ventesimo Secolo.
Un racconto che né il gossip degli ultimi anni, né l’esito finale di queste ultime vicende giudiziarie, di cui eravamo a conoscenza, possono mettere in secondo piano ma, anzi, contribuiscono alla sua storicizzazione. Perché
Il Sorpasso, L’Armata Brancaleone, Borotalco, Non ci resta che piangere, Il Ciclone, Il Postino, nonché tutte le opere di registi come – tra gli altri -
Carlo Verdone, Roberto Benigni, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores costituiscono ormai alcune delle espressioni migliore della Storia del Cinema, della Cultura e della Società del nostro Paese.
Un impegno produttivo, distributivo e comunicazionale che ha coinvolto centinaia di registi, sceneggiatori, attori, attrici, tecnici e professionisti che hanno lavorato con questa grande società.
Il nostro Docufilm non poteva, ovviamente, non affrontare anche le vicende giudiziarie, ma solo come tappe forzate della fine ingloriosa di questo grandissimo gruppo produttivo. Non ci resta che augurare a
Vittorio Cecchi Gori la forza per affrontare con la massima lucidità e in piena salute questo momento difficile e doloroso.”
Roma, 29.02.2020
01/03/2020, 17:20
La Redazione