Note di regia di "Sventura"
Sradicare i popoli conquistati è sempre stata e sempre sarà la politica dei conquistatori. A questo principio e a questa azione, Jaffier, non per debolezza, ma per pietà, si ribella. Jaffier non si uccide, non viene ucciso, ma approda su un’isola e deve accettare la sconfitta, l’umiliazione, convivendoci. Non dovrà più cercare di conquistare qualcosa, in questo caso la vittoria sul dolore, ma dovrà solo accettarlo. Dovrà accettare la propria fragilità, l’ingiustizia subita, le ingiustizie che ha causato egli stesso…
Serena Nono