BERLINALE 73 - L'Ultima Notte di Amore
Andrea Di Stefano dirige un film tutto italiano. Ambientazione, cast e soprattutto una storia che racconta una Milano di oggi, di malavita e di polizia. Rapporti stretti tra le "famiglie" calabresi e la mafia cinese per un business illegale diffuso in cui entra, nel bene e nel male, il poliziotto Franco Amore (
Pierfrancesco Favino) che sulla soglia della pensione, convinto di crearsi un futuro più solido di quello garantito dall'Inps, si promette alla mala cinese per un ruolo da sorvegliante.
Ma le cose non vanno per il verso giusto, la discesa verso gli inferi è sempre più ripida e ghiacciata e in una sola notte, tutto precipita nel vuoto. "
L'ultima notte di Amore" è un susseguirsi di colpi di scena che all'alba porta tutti verso una soluzione che sembra in precario equilibrio.
Il film di Di Stefano appare ricco e gradevole, ma sembra pensato per essere girato negli Usa, per i rapporti tra i colleghi, per le dinamiche sia personali sia legali che spesso stridono con la realtà italiana che invece è molto caratterizzata e presente. Il susseguirsi degli eventi sembra creato e spinto per poter mandare avanti la storia. Quando qualsiasi persona avrebbe fatto un passo indietro, avrebbe atteso il mattino, avfrebbe osservato senza intervenire, avrebbe aspettato in casa o in macchina, è il momento per fare una mossa poco intelligente che serve solo per alimentare la vicenda.
Oltre al poliziotto Favino, bravo come al solito a scendere nei panni e nell'inflessione di chiunque, nel cast troviamo
Linda Caridi, sua perfetta moglie calabrese, vera capofamiglia di carattere e d'iniziativa. Forse troppa iniziativa che va a cozzare con il buon senso e con l'intelligenza.
Nell'insieme "
L'ultima notte di Amore" è un film godibile, che tiene alta l'attenzione mescolando crime e poliziottesco (sin dalle prime note della colonna sonora), aggiornando il genere italiano verso un'internazionalizzazione che per alcuni versi funziona e per altri ancora no.
24/02/2023, 23:00
Stefano Amadio