TIME MACHINE - Terminata la scrittura
del cortometraggio di Fabio Bagnasco

Un prete musicologo, esorcista e appassionato di fisica. Un uomo alla ricerca di immagini del suo passato. Un misterioso marchingegno che, si dice, possa captare immagini del passato e riprodurle come degli ologrammi tridimensionali.
Questi sono gli ingredienti di "Time Machine", il nuovo cortometraggio di Fabio Bagnasco la cui scrittura è terminata in questi giorni.

"Mi ha ispirato la lettura di un magnifico saggio di Davide Pulici sulla figura di Padre Pellegrino Ernetti" - dice Fabio Bagnasco - "figura interessantissima di monaco, musicologo, esorcista e presunto inventore di una 'macchina del tempo' che avrebbe consentito di intercettare immagini del passato e riprodurle in tempo reale, in diretta. In Italia il caso esplose nel 1972, in seguito a un'intervista che padre Ernetti rilasciò alla 'Domenica del Corriere' e che suscitò una certa impressione nell'opinione pubblica".

Il cortometraggio sarà girato in B/N con un taglio espressionista e con l'uso di ottiche grandangolari per ottenere angoli di ripresa più ampi e maggiori profondità di campo.
"La macchina del tempo, questo misterioso marchingegno, comparirà e sparirà nel corso del racconto" - sottolinea l'autore - "per restituire allo spettatore l'idea, forse utopistica o forse no, che possiamo riappropriarci del nostro passato attraverso uno strumento tecnico frutto di intuizioni sovrasensibili. In fondo l'immagine è ciò che resta dopo che l'essere è andato via".