ITALIA FILM FEDIC 73 - Renato Carpentieri:
"Che bella la passione Fedic!"

Premio alla carriera di Italia Film Fedic 73, Renato Carpentieri ha ricevuto il riconoscimento dalle mani della madrina Milena Vukotic, sul palco di Montecatini Terme.

“Il ruolo a cui sono rimasto più legato al cinema? Sicuramente quello de “La tenerezza”, con Gianni Amelio. Intanto perché è uno dei pochi casi in cui sono stato protagonista, sono arrivato tardi alla recitazione e ancor più tardi al cinema quindi lo capisco. Poi con Gianni ci eravamo presi il tempo di studiare il personaggio, di ipotizzare teorie su di lui, di lavorarci sopra... Altrimenti direi l'ultimo che ho interpretato, anche perché è sempre quello più facile da ricordare”.

A Montecatini Carpentieri non si sbilancia troppo sullo stato del sistema cinema per quanto riguarda l'aspetto economico-industriale, ma invece ha parole forti sulla recitazione odierna. “Non siamo noi attori a poter sapere come va il cinema, cosa bisognerebbe fare, come funzionano le dinamiche politiche che lo regolano... L'Italia di sicuro è in un momento di decadenza, poi ognuno giustamente ha la sua opinione. Il cinema non è in una buona situazione, ma anche le compagnie teatrali indipendenti, fuori dai grandi giri, fanno la fame”.

Del rapporto tra registi e attori, spiega come “oggi molti arrivano alla regia senza avere alcuna idea di come si recita, si basano solo sulle facce giuste. Non sanno neanche quindi cosa possono chiedere all'attore, cosa può dargli di più per migliorare un film. La colpa è generale, le scuole di cinema oggi sono tantissime ma lavorano tutte nello stesso modo, formando volti e standardizzando i metodi. Tranne rari casi, è difficile riconoscerli, sono intercambiabili, e così cala la qualità generale. L'attore non è un attrezzo”.

Infine, parole dolci per l'evento che lo ospita e lo ha premiato. “Io mi sono formato nei circoli di cinema, come quelli della rete Fedic, avevano una funzione importante per far vedere e scoprire tante cose interessanti: sono felice che qui a Montecatini si respiri ancora quest'anima, mi rinfranca molto vedere tante persone appassionate”.