SANDRO CIOTTI - Per il decimo anniversario della scomparsa
sulla Rai "Sandro Ciotti un Uomo Solo al Microfono"
“
Quella che ho faticosamente cercato di concludere è stata la mia ultima radiocronaca. Un grazie a tutti gli ascoltatori, mi mancheranno”. Così, il 12 maggio 1996,
Sandro Ciotti chiudeva la sua ultima radiocronaca. Un addio sobrio e gentile, che arrivava dopo oltre 2400 radiocronache di partite di calcio, 40 Festival di San Remo, 14 Olimpiadi, 15 Giri d’Italia, 9 Tour de France.
Rai Cultura celebra la figura di
Sandro Ciotti, un personaggio che ha fatto la storia della radio italiana, riproponendo, in occasione del decimo anniversario della scomparsa, il 18 luglio 2003, la puntata di “Italiani” a lui dedicata, di Alessandro Chiappetta, in onda domenica 16 luglio 2023 alle 9.45 e in replica martedì 18 luglio alle 17 su Rai Storia, con l’introduzione di Paolo Mieli.
Musicista, paroliere, radiocronista, Ciotti è stato per anni una delle voci più celebri dello sport italiano, ma è stata la musica il suo primo amore, cominciando con Lello Bersani in “Ciak”, una delle prime rubriche radiofoniche della Rai, e continuando con incontri d’autore e commenti alle novità musicali e agli eventi cinematografici, come nelle interviste a Domenico Modugno, Federico Fellini, Mina, Gino Paoli, o Luigi Tenco. Del cantante genovese, Ciotti era buon amico, e fu tra testimoni della notte in cui Tenco morì. Ciotti fu tra i primi a mettere in dubbio la tesi del suicidio. Ma il nome di Ciotti è indissolubilmente legato a “Tutto il calcio minuto per minuto”, il programma che ha cambiato volto al racconto del calcio in Italia, facendo del campionato un romanzo popolare, e riscrivendo la sacralità delle domeniche degli italiani. “Tutto il calcio” attraversa mezzo secolo di storia italiana e alimenta la mitologia legata alla radio, lanciando quella generazione di cronisti formatasi con la gavetta dei Giochi Olimpici di Roma del 1960, e finendo per essere teatro di aneddoti e leggende. Da “Clamoroso al Cibali” ai battibecchi di Ciotti col collega e “rivale” Enrico Ameri. Ciotti vive la sua professione da testimone privilegiato, raccontando lo sport e la musica con uno stile mai banale, asciutto, talvolta barocco ma sempre pungente, ironico e sagace. Un linguaggio diventato lessico sportivo, una prosa da scrittore più che da giornalista, che il “romanissimo” Ciotti, figlioccio di Trilussa, ha saputo prestare anche alla musica del più milanese dei cantautori, Enzo Jannacci. Per lui, Ciotti ha scritto “Veronica”, un testo provocatorio e irriverente sulle cui note i due hanno duettato, insieme anche a Dario Fo, in un programma di Gianni Minà del 1987, “Domani si gioca”.
A raccontare Sandro Ciotti, ci sono i colleghi di un tempo, come Ezio Luzzi e Claudio Ferretti (scomparso il 21 maggio 2020), i radiocronisti di oggi divenuti nel tempo suoi eredi, come Riccardo Cucchi e Bruno Gentili, e Guglielmo Moretti (scomparso il 18 maggio 2017), l’ideatore di “Tutto il calcio minuto per minuto”.
15/07/2023, 08:24