DOCUMENTANDO - Nuovi arrivi sulla piattaforma
“
Documentando. Archivio del Documentario Italiano” annuncia i titoli di settembre: tante nuove e sorprendenti storie a cui appassionarsi, disponibili sulla prima piattaforma digitale di conservazione e visione dei documentari italiani, liberamente accessibile e visibile a tutti anche dall’estero.
Lanciata a dicembre 2021 dall’Associazione D.E-R Documentaristi dell’Emilia Romagna in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Documentando si propone di offrire un catalogo in continua crescita di opere di cinema del reale provenienti da tutta Italia, ormai fuori dai circuiti commerciali, evitandone così la dispersione e garantendone la sopravvivenza. Un patrimonio inestimabile che oltre a rappresentare un'affermazione della nostra memoria collettiva è anche una preziosa fonte di conoscenza.
Tra le ultime storie acquisite, "
Anna, Teresa e le Resistenti" un documentario del 2010 del regista calabrese Matteo Scarfò, sulla storia di Anna Magnani e di Teresa Talotta Gullace, originaria di Cittanova (RC), la donna che ispirò il film più celebre dell’attrice romana “Roma città aperta”. Due personaggi, questi, che senza incontrarsi mai, si sono uniti indissolubilmente. Il docu-film racconta il ruolo svolto dalle donne durante la guerra, la tragedia dell’occupazione di Roma, i bombardamenti, le vite di coloro che fecero grande il cinema italiano e il viaggio all’interno della memoria di un soldato italo-americano. Un progetto sperimentale che unisce teatro e cinema e che ha girato parecchi festival sia in Italia che all’estero, ricevendo una Menzione speciale da parte della giuria del Festival di Salerno, oltre a esser stato selezionato anche in Canada dall’Italian Contemporary Film Festival per rappresentare i docufilm italiani nel 2012, insieme ai film di registi come Nanni Moretti e molti altri.
Dalla Calabria alla Romagna, con "
Fellini Oniricon, il libro dei miei sogni" firmato nel 2008 dalla premiata coppia di autori Roberto Naccari e Stefano Bisulli. Il documentario racconta attraverso le immagini e le parole di Tullio Kezich, la mostra allestita sulla base del cosiddetto “Libro dei sogni” di Federico Fellini, edito da Rizzoli. Il libro dei sogni è un diario onirico tenuto da Federico Fellini dalla fine degli anni Sessanta fino all’agosto 1990, in cui il grande regista ha registrato i suoi sogni sotto forma di disegni, o meglio di -segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati come li definisce lui stesso. In realtà, in queste 400 straordinarie pagine si intrecciano temi e spunti dei suoi film, persone da lui incontrate, personaggi e avvenimenti dell’Italia del Novecento. Il libro si avvale di una presentazione di Tullio Kezich e di una testimonianza di Vincenzo Mollica, massimi esperti e amici personali del maestro, nonchè di un’introduzione di Vittorio Boarini, studioso del cinema e tra i fondatori della Cineteca di Bologna.
È invece ambientato a Monza "
L'Ultima Popstar" (2017) film di Claudio Casazza, Carlo Prevosti e Stefano Zoja, che racconta la storica giornata del 25 marzo 2017 quando più di un milione di persone si recarono nella città brianzola per assistere alla Santa Messa di Papa Francesco. Il documentario segue tutti gli accadimenti di questo mega evento fin dalle prime luci dell’alba: dall'allestimento del palco, dieci volte più grande di quello che le rockstar hanno a San Siro, alle centinaia di volontari che gestiscono l'afflusso enorme delle persone, dalla protezione civile che scongiura pericoli alle bancarelle che vendono hot dog e gadget religiosi. Ma soprattutto mostra il popolo dei fedeli, un milione di persone che lentamente arriva al parco, chi da solo chi in grandi gruppi, chi tatuato chi in sedia a rotelle, e organizza picnic, giochi per ingannare il tempo, preghiere, canzoni e acquisti per ricordare l’evento. Il film ha debuttato al 58° Festival dei Popoli di Firenze dove ha vinto il Premio Cinemaitaliano.info – CG Entertainment, ed è stato selezionato in moltissimi altri festival in giro per l’Italia.
Si segnala, inoltre, tra le nuove acquisizioni, un altro documentario di Manuele Cecconello, prolifico autore, originario di Vercelli, che dal 1992 ad oggi ha diretto oltre un centinaio di opere, alcune delle quali sono conservate proprio su Documentando. Tra queste, "
Olga e il tempo": una trilogia cinematografica, ovvero tre documentari girati tra il 2007 e il 2013, che seguono la vita di Olga Valcauda, una pastora che alleva mucche da latte in Valle Elvo, a nord ovest di Biella in Piemonte. Olga, figlia unica, vive da ottobre a fine aprile nella cascina di famiglia a Sordevolo, insieme con l’anziana madre, mentre da maggio si trasferisce con la mandria all’alpeggio e vi trascorre sei mesi di lavoro e solitudine. Nei tre lavori, traspare l’autentico amore per la montagna e la devozione simbiotica per la natura di Olga, icona solitaria di tutti i pastori della regione montuosa del Biellese. Il primo di questi film, Olga e il tempo. Parte prima: epica minima del mattino, si è aggiudicato vari riconoscimenti tra cui il premio per il miglior documentario al Flahertiana International Documentary Festival di Perm (Russia) e il Gran Premio della Giuria al XXVI° Festival di Annecy (Francia).
30/08/2023, 14:25