INVELLE - Anteprima ad "Alice nella citta'"
e retrospettiva dell'autore
Dopo la partecipazione alla 80a
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in concorso in Orizzonti, per cui ha vinto il Premio Carlo Lizzani, il suo primo lungometraggio animato, Invelle sarà presentato ad ALICE NELLA CITTA’, che proporrà un omaggio all’autore con le proiezioni diffuse della sua opera completa, composta da 24 cortometraggi, vincitori di numerosissimi premi e riconoscimenti in tutto il mondo
Invelle prende vita attraverso i circa 40.000 fotogrammi disegnati a mano uno per uno e grazie alle voci dei personaggi prestate da Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo e Filippo Timi.
La storia di Invelle inizia nel 1918: Zelinda è una bambina contadina con la madre in cielo e il padre in guerra. Le tocca smettere l'infanzia e indossare la casa, i fratelli, la stalla e le bestie. Un giorno Zelinda torna ad avere una madre e un padre. Alla fiera del paese la bambina si stringe al babbo e spalanca gli occhi per far posto a tutte le cose che gli si parano davanti. Vere o immaginate che fossero, Zelinda quelle cose ormai le ha viste e si è fatta una sua idea di come gira il mondo.
Gira così velocemente che di colpo la sua storia diventa quella di un'altra. Nel 1943 Assunta è una bambina contadina che sta in equilibrio su una gamba, con la testa guarda il cielo e tiene il piede in guerra (un'altra!). Ma appena ha modo Assunta si cuce un vestito colorato, fa un saltello e hop! la guerra era tutto uno scherzo, o comunque adesso non c'è più.
La guerra (forse!) non c'è più e con essa scompare un mondo intero: un salto più grande di quel che sembrava. Nel 1978 Icaro è un bambino contadino che gira in tondo attorno al niente. È stato sognato tanti anni prima e deve fare e farà quello che non è stato possibile per sua madre e sua nonna. E per chi è venuto prima di loro. E prima ancora. E prima ancora.
Nato a Pergola nel 1970, dove tuttora vive, Massi così racconta il suo film: “Nel pezzo di terra dove sono nato e cresciuto non c'è niente di importante da vedere e da ricordare, niente che possa essere considerato degno di finire sui libri. Una sorta di "Invelle", un non luogo da cui la Storia con la maiuscola ha preso e preteso tutto quello che voleva e poteva. In cambio abbiamo avuto le storie con la minuscola, quelle che o le tramandi a voce oppure si perdono.”
27/09/2023, 14:01
Silvia Nobili