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SOME PREFER CAKE 15 - I vincitori


SOME PREFER CAKE 15 - I vincitori
Si è chiusa la XV edizione di Some Prefer Cake con l'annuncio dei film vincitori.

Per la categoria miglior lungometraggio narrativo è stato premiato "Fogareu", film brasiliano della regista Flávia Neves su un dramma familiare intriso di magia, tradizioni e lotta ecofemminista.
La motivazione della giuria: “Mossa dalla necessità di scoprire la propria identità, Fernanda rade al suolo in un unico grande falò strati ancestrali di lesbofobia, abilismo, schiavitù postcoloniale, appropriazione forzata del territorio indigeno e molto altro. Una storia coinvolgente fatta di sorellanza e rivincita.”

Sempre la stessa giuria ha decretato come miglior cortometraggio "Kingdom", il lavoro collettivo di Joanna Vymeris, con questa motivazione: “In un universo cinematografico in cui la rappresentanza DRAG King non è contemplata, realizzare un corto tanto ricco di teatralità e umorismo, nonostante un budget limitato, ci sembra degno di nota.”


Infine come miglior documentario, la giuria di questa categoria ha premiato "No Straight Lines - The Rise of Queer Comics", di Vivian Kleiman, sulle biografie di alcun3 fumettist3 queer della scena underground statunitense e del loro successo. La motivazione della giuria: “No straight lines è un lavoro di altissimo livello che utilizza tutte le possibilità del mezzo documentaristico per restituire un racconto corale che bilancia in modo perfetto contesto storico e singole traiettorie riuscendo nella sfida di un racconto universale. A sostenerlo una magnifica scrittura, capace di trasformare il fumetto nel simbolo di uno spazio di libertà che scompagina l’orizzonte dell’ immaginabile.”

La giuria ha comunque dedicato una menzione speciale a "Jewelle - A Just Vision", di Madeleine Lim, con questa motivazione: “Un racconto vivido di un’autrice e un’attivista che ha profondamente cambiato e cambierà la narrazione di personagge lesbiche e nere. Un documentario che esalta il carisma di Jewelle in interviste gioiello, animazioni evocative della parola scritta e che restituiscono l’emersione di una soggettività imprevista. Un plauso all’uso stratificato del materiale di archivio, che restituisce la singola storia alla dimensione collettiva in cui si inserisce e di cui si fa voce.”

Il pubblico del festival ha premiato gli stessi film per le categorie lungometraggio narrativo ("Fogareu") e documentario ("No Straight Lines – The Rise of Queer Comics"), mentre ha decretato come miglior cortometraggio, "Love, Barbara".

28/09/2023, 18:45