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MONDE - FESTA DEL CINEMA SUI CAMMINI 6 - La conclusione


MONDE - FESTA DEL CINEMA SUI CAMMINI 6 - La conclusione
Quando ci si mette in cammino bisogna essere pronti ad accogliere e ad affrontare nuove sfide. Lo sanno bene i camminatori che partono alla ricerca di se stessi, come lo sanno gli organizzatori di “Mònde - Festa del Cinema sui Cammini”, la cui 6^ edizione si è conclusa ieri, domenica 8 ottobre, a Monte Sant’Angelo. La Città dei due Siti UNESCO e Capitale della Cultura pugliese del 2024 ha ospitato la manifestazione che quest’anno ha avuto come tema la “Chiamata all’avventura” e che ha visto in programma, come sempre, proiezioni, masterclass, matinée con gli studenti, cammini, incontri con attori, registi e produttori.
«In questa 6^ edizione siamo riusciti a mettere in scena il concetto di rete e comunità. Abbiamo registrato grande partecipazione alle proiezioni, soprattutto nella sezione “Giornate degli Autori EXTRA”, e tutte le attività collaterali hanno riscosso grande interesse», ha dichiarato in chiusura del festival il direttore artistico Luciano Toriello, che ha aggiunto: «Siamo in viaggio e siamo pronti a proseguire il cammino perché vogliamo continuare a crescere, superando anche eventuali ostacoli o difficoltà che incontreremo lungo il percorso».

Il festival “Mònde” è cresciuto negli anni, approdando anche alla Mostra del Cinema di Venezia e instaurando relazioni importanti con le “Giornate degli Autori”. «Questa è una grande soddisfazione per la Regione Puglia, soprattutto perché “Mònde” cresce avendo ben salde le sue radici, ancorate in un patrimonio paesaggistico e culturale straordinario», ha evidenziato Aldo Patruno, Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia, che ha continuato: «I festival non possono essere degli eventi estemporanei, devono essere la traccia di un lavoro, di un progetto culturale che ha radici antiche e che guarda al futuro».
E questo “Mònde” lo fa attraverso il linguaggio dell’audiovisivo, che meglio di ogni altro riesce a veicolare i territori e i paesaggi, e che si fonda anche sugli archivi. Da sempre, infatti, “Mònde” e MAD - Memorie Audiovisive della Daunia pongono al centro della loro ricerca la valorizzazione della memoria delle comunità e del passato, che continuano ad essere una fonte inesauribile di insegnamenti e suggestioni narrative.

Agli ospiti di “Mònde” è stata consegnata la “tròzzele” (o bàttola, in italiano) - espressione dell’artigianato locale e della tradizione dei riti della Settimana Santa di Monte Sant’Angelo - come testimonium, segno del loro passaggio al festival. Gli organizzatori del festival hanno voluto dedicare questo riconoscimento alla memoria dell’indimenticato prof. Ernesto Scarabino, tra i più illustri conoscitori della cultura del Gargano e di Monte.
Identità, radici e tradizioni che vanno valorizzate e trasferite alle nuove generazioni. «Quando siamo partiti con la prima edizione di “Mònde” è stata davvero una scommessa, perché si trattava di un progetto nuovo. Oggi questo festival è diventato parte integrante dell’attività culturale della nostra città, che si lega ad altri progetti come, ad esempio, la Settimana dell’Educazione e che coinvolge le nuove generazioni», ha sostenuto il Sindaco di Monte Sant’Angelo Pierpaolo d’Arienzo.

09/10/2023, 10:16