IL TESORO DI YPA - Evento a Chivasso per la mostra "Legends"


IL TESORO DI YPA - Evento a Chivasso per la mostra
Prosegue presso la Biblioteca Movimente di Chivasso la mostra fotografica “Legends: storie, miti e leggende del Canavese” che sarà aperta fino a mercoledì 20 dicembre negli orari di apertura della biblioteca (vedi orari su www.legends2023.it) e prevederà presentazioni di libri e film in tema con la mostra.

Saranno esposte 10 differenti fotografie, una per ogni luogo canavesano interessato dalla presenza di una storia, mito o leggenda. La collezione fotografica è stata realizzata da Sergio Bertani, con la curatela. In chiusura della mostra, mercoledì 20 dicembre dalle ore 16 alle 19 ci sarà la proiezione del film “Il tesoro di Ypa” a cura di Danilo Alberto.

Un sodalizio tra associazioni per realizzare un film d’avventura che promuove il Canavese partendo dalla leggenda forse più conosciuta di queste terre, quella della Regina Ypa. Un lavoro firmato da Roberto Gillone quello che ha visto il suo primo ciak presso l’azienda agricola Santa Clelia di Mazzè.
Gillone, già noto in Canavese per aver realizzato come regista diversi lungometraggi amatoriali incentrati prevalentemente sul territorio di Vische, ha sposato la proposta fatta dall’Associazione Via Romea Canavesana.

“Promuovere il territorio è tra i compiti dell’associazione Natura & Paese - dice Gillone, presidente del sodalizio di Vische – e siamo assolutamente in linea con le idee della “Via Romea”, alla quale abbiamo aderito fin dalla sua fondazione nel 2009”.

Il lavoro si propone di presentare il territorio canavesano in alcuni dei suoi aspetti meno consueti. Ecco l’elenco in ordine alfabetico, delle località in cui avrà luogo la storia: Alpette, Andrate, Brosso, Candia Canavese, Canischio, Cuorgné, Ivrea, Mazzè, Pavone Canavese, Perosa Canavese, Pont Canavese, Vialfrè,Vische. Qualche scena verrà girata anche a Torino.

“L’idea di realizzare un film basato sulla leggenda della Regina Ypa venne lanciata qualche anno fa dall’amico Sandro Frola - il musicista che realizzerà la colonna sonora del film - ma solo lo scorso anno provai ad ampliare l’idea iniziale e la proposi a Roberto Gillone, il quale mi spronò a realizzare una sceneggiatura vera e propria… ed eccoci qui!”, racconta Danilo Alberto, presidente dell’associazione Via Romea Canavesana. “Siamo tutti volontari con esperienze amatoriali nel campo della fotografia e delle riprese video, ci unisce il pensiero che il territorio meriti la nostra attenzione e valorizzazione. Contiamo sull’abilità di Gillone affinché ne nasca un prodotto da presentare ad un pubblico curioso e attratto da quest’idea un po’ particolare, certo ci vorrà del tempo per completare il progetto!”.

“Puntare sull’avventura unita alla leggenda accende la fantasia di chi segue le vicende sullo schermo, credo possa davvero avere presa sugli spettatori”, ribadisce Gillone.

E la leggenda c’è eccome, la regina Ypa rappresenta un mito comune ad una gran parte dei paesi che corrono lungo l’anfiteatro morenico di Ivrea; la leggenda fa da giusto contraltare alla storia locale, tutt’altro che trascurata dal progetto, certo in alcuni punti romanzata ma mai umiliata o relegata al ruolo di comparsa.

La troupe è composta da 14 persone ed 8 saranno gli interpreti con ruoli principali.

Spiega Sabrina Sottile: “È convinzione generalmente riconosciuta che in ogni epoca del passato le storie, i miti, e le leggende sono state parte integrante ed essenziale del corredo di tradizioni e conoscenze appartenente ad ogni popolo della terra, contribuendo a costruirne la memoria collettiva, le radici ed il senso di attaccamento al proprio territorio. Anche oggi, nell’epoca del digitale, della globalizzazione e del processo di spersonalizzazione della società contemporanea, riconoscere l’importanza delle tradizioni e della cultura del passato e saperle valorizzare e diffondere diventa non solo un atto dovuto, ma un’esigenza che porta l’identità di ogni individuo, a identificarsi con la comunità di appartenenza. Il presente progetto, dunque, se da un lato intende proporre un percorso esperienziale volto ad esaltare il valore della narrazione come strumento di riconoscimento sociale, dall’altro pone l’accento su un patrimonio ricco di cultura, tradizione e tesori architettonici appartenenti ad un territorio tutto da scoprire”

Sergio Bertani aggiunge: “Nel progetto Legends ho cercato di far sì che il vero protagonista non fosse l’elemento umano - presente in quasi tutte le immagini - bensì l’elemento suggestivo e narrativo. Sono un fotografo teatrale e nella mia tipologia di fotografia la componente scenografica è essenziale. La tecnica con cui ho generato le 10 immagini di questo progetto è quanto di più lontano ci sia dal concetto di “congelamento di un istante”, un po’ erroneamente legato in modo indissolubile al campo della fotografia. La macchina fotografica viene posizionata su treppiede e rimane immobile fino al termine della sessione. Scelgo l’inquadratura e la composizione, posiziono i soggetti e li illumino tramite flash radiocomandati e modificatori di luce come softbox, beauty dish, ecc. Dopodiché scatto una serie di fotografie dove luci e soggetti vengono prima messi e poi tolti e le luci vengono spostate in modo da illuminare altri elementi della scena. Nel lungo processo di postproduzione il tutto viene assemblato, rivelando o eliminando parti della scena a piacimento”.

14/12/2023, 12:34