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Note di regia di "Le Seduzioni"


Note di regia di
"Le Seduzioni", tratto da un romanzo di Lidia Ravera, è una romance ma non di puro genere e con risvolti drammatici; un ritratto di una certa generazione e lo spaccato di una certa società; una riflessione sull’Italia del nuovo millennio vista attraverso le contraddizioni di una certa classe medio/alto borghese.
Importante è la scelta di Napoli come location del film: una Napoli inedita, non convenzionale. Non quella delle Vele e di Scampia, ma quella più borghese del Centro direzionale che fa assomigliare Napoli a New York, quella del Vomero e degli ambienti intellettuali.
Napoletana è anche la maggioranza della troupe, composta da giovanissime maestranze e collaboratori artistici, e degli attori noti per la loro “napoletanità”.
Insomma, si tratta di un film basato sulla recitazione ma dove lo stile della messa in scena è riconoscibile, un film fatto per il pubblico ma pieno di possibili letture altre e di metafore di una identità italiana nel nuovo millennio. Un film che tratta di una vicenda umana, della storia e dei sentimenti di uomini e donne nelle quali lo spettatore può riconoscersi. Una sorta di “thriller dei sentimenti” che coinvolge e intriga.
L’amore, il dolore, la delusione e la speranza sono sentimenti di oggi, di un’umanità che si smarrisce quando la sfera intima e privata si disgrega.
Eppure la vita può ancora offrirci le sue “seduzioni”.

Vito Zagarrio