LA SECONDA VITA - Voglia di ricominciare fuori dal carcere
Film di apertura del concorso
ItaliaFilmFest/Nuovo cinema italiano al Bif&st 2024 il nuovo lungometraggio di
Vito Palmieri con protagonisti Marianna Fontana e Giovanni Anzaldo. Prodotto da Articolture in collaborazione con Rai Cinema, il film uscirà in sala il 4 aprile distribuito da Articolture e Lo Scrittoio, preceduto da un tour nelle carceri.
La trentenne Anna dopo aver pagato il suo debito con la giustizia per un reato gravissimo compiuto quando era adolescente, tenta di reinserirsi nella società, cercando un lavoro e sperando di ricominciare a vivere nonostante sia ancora tormentata dal ricordo del suo terribile gesto. Si trasferisce in una piccola città dove trova lavoro come bibliotecaria, Marco (Lorenzo Gioielli), il direttore che l'ha assunta, appare da subito fin troppo premuroso nei suoi riguardi: ha intuito il suo passato scomodo e cerca di manipolarla, promettendole di mantenere il suo segreto. Almeno fino a quando Anna non incontra Antonio (Giovanni Anzaldo), un ragazzo timido e introverso, che riesce a instaurare con lei un rapporto puro, anche se lei fatica ad aprirsi totalmente.
Gli ostacoli e le difficoltà, l’angoscia e lo smarrimento di chi lascia il carcere dopo tanti anni sono ben descritti nell’intenso dramma di Vito Palmieri, “La seconda vita”, scritto insieme a Michele Santeramo, che inquadra una condizione comune a chi ha il diritto di ricominciare anche dopo essersi macchiato di un delitto, “vittima” di pregiudizi, diffidenza e paura. A portare sullo schermo tutta l’angoscia e le incognite verso il futuro è la bravissima Marianna Fontana (“Indivisibili”, “Capri – Revolution”) nei panni di Anna che non può perdonarsi, che vive ogni giorno con il rimorso e il pensiero fisso a quell’estate di molti anni prima quando con un gesto ha cambiato la sua vita per sempre. Forse per lei c’è una piccola speranza, la possibilità di un amore, di un lavoro onesto ma la società sembra non dimenticare, sempre pronta a giudicare. Cosa che non fa Vito Palmieri, lasciando al pubblico la possibilità di seguire le vicende della protagonista e di riflettere sulla vera durata di una condanna: per Anna sembra un “fine pena mai” anche fuori dal carcere, una condizione di solitudine anche quando si trova in compagnia di Antonio che tenta di decifrare il suo universo impenetrabile. “Tu devi decidere, o rischi di essere felice oppure stai tranquillo”, dice il padre di Antonio al figlio quando si trova di fronte all’incognita se accettare o meno il passato di Anna.
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La Seconda Vita” mette lo spettatore di fronte a un argomento scomodo e spinge a chiederci quanto saremmo capaci noi di perdonare e di dare una seconda possibilità ad Anna, ergendoci a giudici senza averne il diritto o lasciandola semplicemente vivere senza il peso del pregiudizio.
17/03/2024, 09:24
Caterina Sabato