BIF&ST 15 - Pretendo l’Inferno - Il viale dei ricordi di Luc Merenda
Un viaggio nel viale dei ricordi per
Luc Merenda, icona di uno dei periodi d’oro del cinema italiano, quello dei film di genere, i poliziotteschi, il cinema degli anni Settanta diventato cult e che raccoglie ancora oggi appassionati di ogni età e nazionalità, tra i quali gli “illustri” Quentin Tarantino e Eli Roth. “
Pretendo l’inferno”, da un soggetto dello stesso Merenda e del critico cinematografico Steve Della Casa, scritto e diretto da Eugenio Ercolani, attraverso il suo protagonista ripercorre i momenti più importanti per il cinema italiano dai primi anni ’70 fino alla nascita della televisione generalista quando i film di genere andarono incontro al loro tramonto.
“Sono tornato per fare ordine o almeno per rispondere a qualche domanda”, dice Luc Merenda, francese, classe 1943, tornato dopo tanti anni a Roma per ritirare un premio. Ha così inizio un film che, evitando l’impianto classico e spesso didascalico di molti documentari biografici, fatto di interviste a mezzo busto, si rivela un racconto ricco di suggestioni, portato avanti dall’attore, che girò i suoi migliori film con Fernando Di Leo e Sergio Martino, “Il poliziotto è marcio”, “Milano trema: la polizia vuole giustizia”, “Gli amici di Nick Hezard”, “La polizia accusa il servizio segreto uccide”, solo per fare qualche titolo. Merenda a confronto dopo tanti anni con attori e registi che hanno segnato la sua carriera in un dialogo alternato da “flashback”, rappresentati da spezzoni dei suoi film più famosi, ricorda aneddoti, svela curiosità, riflette sul tempo passato. Al suo fianco in questo racconto ci sono Danilo Massi, gli stuntman Ottaviano Dell’Acqua e Massimo Vanni, Francesco Barilli, Ernesto Gastaldi, Martine Brochard, sua partner in “Milano trema”, Guido e Maurizio De Angelis, Luciano Michelini, Eugenio Alabiso, Sergio Martino, Neri Parenti e Enzo G. Castellari.
Eugenio Ercolani dirige Luc Merenda in un documentario che riproduce le stesse atmosfere degli anni e dei film raccontati, girando sequenze che li omaggiano, in esterni che raccontano le varie zona di Roma, performance musicali, scene oniriche accompagnate dalla voce fuori campo di Merenda in un flusso di coscienza in cui si interroga sulla sua vita, riflette sulla sua carriera conclusasi con le commedie come “Superfantozzi” di Neri Parenti e “I pompieri 2”: “La gabbia dorata di una stella sbiadita”.
19/03/2024, 08:03
Caterina Sabato