ASTRADOC 14 - Il 19 aprile "30 Anni di Cinema
a Ponticelli" e "Tempo d'Attesa"
La rassegna “
AstraDoc - Viaggio nel cinema del reale” propone questa settimana due storie di impegno civico a Napoli. Diverse ma accomunate da una grande passione, realizzate da due registe formatesi nell’Atelier di Cinema del reale Filmap di Arci Movie. Appuntamento per venerdì 19 aprile 2024 al Cinema Astra: alle ore 19 ci sarà “
30 anni di cinema a Ponticelli” (Italia, 2022, 48’) di Isabella Mari, un viaggio indietro nel tempo per ripercorrere, con intensi materiali d’archivio, la storia ultratrentennale dell’impegno sociale e culturale proprio di Arci Movie attraverso la settima arte a Ponticelli. Si prosegue alle 21 con la prima napoletana di “
Tempo d’attesa” (Italia, 2023, 75’) di Claudia Brignone che accende la luce sull’originale esperienza dell’associazione Terra Prena che opera a Napoli per accompagnare le donne al parto in comunità. Alle 19 saranno presenti in sala la regista Isabella Mari, Enzo Mauriello, fondatore e presidente onorario di Arci Movie, e il gruppo dei protagonisti del documentario, e introdurrà il film Bruno Roberti, professore di stili di regia e linguaggi dell’immagine all’Università della Calabria. Alle 21 interverrà la regista Claudia Brignone insieme alle tante protagoniste della comunità di donne di Terra Prena.
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30 anni di cinema a Ponticelli”, prodotto da Arci Movie e Parallelo 41 Produzioni in collaborazione con Arci Nazionale e UCCA, sviluppato nell'ambito del progetto Filmap, è stato presentato tra gli Eventi Speciali del Biografilm Festival di Bologna, selezionato poi al Modena ViaEmiliaDocFest del 2022 e al Laceno d'Oro di Avellino. Valorizzando l’enorme archivio audiovisivo dell'associazione, dal film emerge l'impegno di attivisti e volontari sul quartiere di Ponticelli a partire dalla battaglia, iniziata nel 1990, per salvare il Pierrot, l'unica sala cinematografica attiva nella zona orientale di Napoli.
All’impegno per tenere in vita il Pierrot, Arci Movie ha accompagnato un’opera di promozione culturale in maniera sempre più ampia e variegata con rassegne ed eventi culturali, progetti educativi e formativi fino alla produzione cinematografica. Con il passare del tempo tutto ciò è diventato la storia di una comunità con la passione per il cinema e la solidarietà, una storia fatta di testimonianze, ricordi, immagini, amore per la cultura e per un territorio che, con la promozione del cinema nel segno della condivisione, ha potuto cambiare la propria prospettiva. Tanti i volti noti che hanno sostenuto l’azione di Arci Movie sul territorio da Ken Loach a Mario Monicelli, da Francesco Rosi a Ettore Scola, da Toni Servillo a Paolo e Vittorio Taviani, da Frederick Wiseman a Mario Martone, da Enrico Ghezzi a Ferzan Ozpetek, da Michele Placido a Roberto Faenza, da Pupi Avati a Giuliano Montaldo. Tantissimi, infine, gli attivisti, gli educatori, gli operatori culturali, gli studenti, i giovani, i docenti, i soci e i semplici cittadini protagonisti di una storia di cinema che ha lasciato segni nella comunità come poche altre esperienze della storia recente di Napoli.
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Tempo d’attesa” di Claudia Brignone è stato presentato in anteprima al 41° Torino Film Festival, in cui ha vinto il Premio speciale della giuria Documentari italiani, e poi selezionato al Trieste Film Festival e al Bolzano Film Festival. Il film è il racconto del tempo di vita vissuto insieme - in “comunità” - da alcune donne durante la gravidanza e guidato dalla saggezza di una donna più esperta, Teresa De Pascale, ostetrica e fondatrice dell’associazione Terra Prena, che le accompagna fino al parto e durante il primo anno delle nasciture e nascituri, la dimensione allargata del vivere in comune. È estate, Teresa prova a ripararsi dalla luce calda del sole sotto una grande magnolia, insieme a lei una decina di donne: sono sedute a terra disposte in cerchio, molte di loro sono incinte, in diverse fasi della gravidanza, con loro ci sono anche dei bambini. Le donne si presentano e si raccontano insieme a Teresa riflettono sul grande momento di passaggio che stanno attraversando. Le stesse donne poi le incontriamo nella loro intimità, mentre vengono visitate da Teresa, alcune accolgono la macchina da presa durante il travaglio e la nascita dei loro bambini. Sono tante le emozioni, i dubbi e i timori espressi dalle loro storie: tante le immagini che nascono dalle loro parole, un intreccio di vite in cui la gravidanza diventa possibilità di ricerca e trasformazione personale. Tempo d’attesa vuole essere riflessione sulla nascita, sull’essere genitori oggi, e sul percorso che rende una donna madre nei suoi risvolti psicologici e culturali. È un viaggio nelle vite di tante donne che si incontrano in un cerchio e che restano legate, perché fare comunità diventa un vero e proprio bisogno.
16/04/2024, 17:04