GOLDEN APRICOT - A Yerevan vince "Il Vangelo secondo Ciretta"
La Giuria guidata dal regista Alexander Payne assegna il Premio Miglior film nella competizione lungometraggi a “
Il Vangelo secondo Ciretta” prodotto da Parallelo 41
Napoli sugli schermi internazionali grazie a “
Il Vangelo secondo Ciretta”, il film di Caroline von der Tann prodotto dalla casa partenopea Parallelo 41 insieme a Lucky Bird Pictures e distribuito all'estero da Syndicado Fs. L’opera ha ottenuto il
primo premio GOLDEN APRICOT nell'international competion del
Golden Apricot Yerevan International Film Festival, in Armenia, dove il film è stato accolto con entusiasmo lo scorso 9 luglio presso il Moscow Cinema, Blue Hall, e poi il 12 luglio presso la Cinema House, Grand Hall.
Quest’anno è stata un’edizione speciale perché tra gli ospiti d’onore c'è stato Jafar Panahi, il regista iraniano che Parallelo 41 Produzioni ammira e segue da sempre. Il film è stato premiato dalla Giuria guidata dal regista statunitense Alexander Payne, che ha amato il film, e composta da Peter Scarlet, Krikor Beledian, Alexandria Bombach e Jaime Noguera.
“
Sono particolarmente emozionata per questo premio al nostro film. Dopo una bellissima proiezione si è svolta un lungo dibattito, cosa insolita secondo l’organizzazione perché spesso non vengono poste molte domande. È stato toccante vedere tante persone venire a ringraziarci per quanto il film fosse piaciuto loro. Siamo rimasti colpiti dall’importanza e dalla valorizzazione che il festival e la comunità locale attribuiscono alla cultura. Questo splendido evento ci ha ricordato quando sia centrale la cura della cultura per lo sviluppo di un popolo”, così la regista
Caroline von der Tann.
Il documentario, realizzato con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania, racconta una Napoli che fa i conti con il turismo di massa. Ma è soprattutto la Napoli di Ciretta, vero e proprio performer. È un 25enne che vive in un teatro, temporaneamente chiuso, ospitato da Perzechella, incastrato tra i vicoletti a pochi passi dall’Università che viene venduto per essere trasformato in B&B. Ciretta, personaggio che sfugge a ogni definizione, si preoccupa del suo destino ma soprattutto di quello della Madonna Addolorata verso cui ha una fede sconfinata e per la quale raccoglie fondi vendendo accendini e cantando e recitando per le strade del centro stregando residenti e turisti con la sua particolare voce. Ciretta è completamente avvolto dalla religiosità verso l’Addolorata ma la sua devozione assume tratti complessi, vive nel contemporaneo ma è profondamente intrisa di passato e radici, salde di legami con la tradizione ma poi sempre rinnovate. Il suo mondo reale, sullo sfondo di una Napoli a volte solidale a volte amara, induce non solo a guardare ma interroga gli spettatori e fa riflettere, e diventa cinema - grazie al grande lavoro di montaggio fatto dalla regista insieme a Simona Infante - dalle numerose ore di girato che danno corpo all’opera
15/07/2024, 19:25