È stato presentato il 29 agosto 2024,
Fuori Concorso alla
81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, "
Riefenstahl" di Andres Veiel, prodotto da Sandra Maischberger con il sostegno di FFA, BKM, MBB, FILMSTIFTUNG NRW e DFFF.
Il film è una produzione Vincent Productions GMBH, in coproduzione con WDR, NDR, BR, SWR e RBB, in collaborazione con Rai Cinema, distribuito da Beta Cinema.
Leni Riefenstahl viene considerata una delle donne più controverse del XX secolo come artista e come propagandista per il regime nazista. I suoi film IL TRIONFO DELLA VOLONTÀ e OLYMPIA rappresentano perfettamente il culto del corpo e la celebrazione della superiorità e della vittoria. Allo stesso tempo, in queste immagini si legge il disprezzo per l’imperfezione e per i più deboli. L’estetica di Riefenstahl è oggi più attuale che mai – ma si può dire lo stesso anche dei suoi messaggi impliciti? In questo film si cerca di dare una risposta a questa domanda utilizzando l’archivio di Riefenstahl, inclusi film privati, fotografie, registrazioni e lettere, scoprendo frammenti della sua biografia e ponendoli in un contesto storico più ampio. Come è stato possibile per Riefenstahl diventare la cineasta di punta del Reich e continuare a negare i suoi evidenti legami con Hitler e Goebbels? Durante la sua lunga vita dopo la caduta del Nazismo, la regista è rimasta impassibile, riuscendo a controllare e dare la forma desiderata alla sua immagine e alla sua eredità. In alcuni documenti privati, la regista rimpiange i suoi “ideali assassinati”. Riefenstahl rappresenta molti di quei tedeschi del periodo post-bellico che, come testimoniano lettere e telefonate registrate presenti nel suo archivio, sognavano che un potere forte ripulisse “lo Stato di merda” che si era imposto dopo il nazismo. Solo allora il suo lavoro avrebbe potuto godere di una rinascita. In una o due generazioni questo potrebbe accadere – e se avessero ragione?