VENEZIA 81 - Ferraro: "Desert suite prosegue il percorso di Wanted"
Fabrizio Ferraro è al Lido alla Mostra del cinema di Venezia per presentare il suo "
Desert Suite" alle Giornate degli Autori.
Desert suite è un film denso e pieno di temi: come è nato il progetto?
Rientra in una serie di film: se quella sugli "unwanted" ancora non è conclusa, lo scorso anno con "Wanted" ne abbiamo avviato una nuova, specularmente opposta. Quel primo film era girato in una prigione costruita dentro Cinecittà, qui abbiamo voluto affrontare quello che c'era dietro al muro della prigione.
Hai sempre avuto uno spirito molto indipendente, anche come libertà del linguaggio: come hai costruito la scrittura di questo film?
Penso che la cosa fondamentale in questo periodo sia proprio lavorare tra le griglie: l'altro film voleva rompere le gabbie che il cinema si costruisce, quella dei generi in quel caso, o di alcune forme narrative che sono autoimposte da un apparato.
Trovo molto più interessante, quando lavoro, cercare queste crepe. Voglio approfondire con il cinema nel concreto il perché desideriamo certe cose, senza giudizio morale: il cinema può andare a indagare, ha questo grande potere. Senza dare risposte, però.
Meglio indipendenti magari con meno risorse ma più liberi?
E' un fatto di necessità espressiva: il film precedente, che ha dato inizio a questa serie, aveva una macchina produttiva più strutturata, era girato quasi tutto a Cinecittà, però nella mia forma espressiva non cambiava niente. E' la necessità che muove certe forme.
Penso che i miei siano film per tutti, è la forma che ti mette nella condizione di non sentirti all'altezza ma sono in realtà molto più basici di quel che sembra: la conferma me la dà il fatto che molti miei lavori anche dopo molti anni continuano a girare ed essere richieste.
In che direzione sta andando il tuo percorso?
La serie mi permette di continuare ad approfondire e portare la variazione su un unico tema, come avviene in musica con la fuga. Ora non lavoriamo più sulla marginalità ma andando al centro di ciò che è ufficiale e conforme. Prima con un thriller degenerato girato dentro Cinecittà e ora con un film ambientato dentro un grattacielo di Rotterdam, città paradigma della storia europea.
04/09/2024, 08:43
Carlo Griseri