RICOMINCIO DA TAAAC! - L'Imbruttito e l'umiltà
Cinque registi, che diventano otto in sceneggiatura, per una storia semplice che fa tornare al cinema - dopo l'esordio di "Mollo tutto e apro un chiringuito" - il personaggio del
Milanese Imbruttito, nato sui social e diventato subito di grande successo (lui direbbe "appeal", probabilmente).
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Ricomincio da Taaac!" fin dal titolo vuole riprendere i legami con le battute chiave del personaggio creato da
Germano Lanzoni, ancora una volta protagonista assoluto anche se con un ampio cast di supporto, tra vecchie conoscenze (l'Imbruttita Brenda Lodigiani, il capo-guru Claudio Bisio, il suo "schiavo" personale Giargiana...) e novità più e meno interessanti.
La storia, in poche parole: nel 2024 le grandi aziende non possono più tollerare atteggiamenti omofobi, razzisti, di poco rispetto verso il cibo e l'ambiente. O almeno, non possono permettere che diventino pubblici: per questo Imbruttito, che non riesce ad adeguarsi, viene licenziato e alla sua età deve ripartire da zero, facendo anche il rider, in attesa di una nuova chance.
Le dinamiche sono le solite e spesso anche le battute sono immaginabili, se si conosce un po' il mondo in cui in questi anni ha vissuto il personaggio: nonostante ciò l'idea funziona, mettendo di fronte al pubblico le sue inadeguatezze ma anche qualche esagerazione di troppo della società moderna. Alla fine un po' troppo semplicistica la visione che ne esce, ma non è da una commedia come questa che si possono pretendere insegnamenti etici...
Battute simpatiche non mancano, personaggi buffi nemmeno (il gruppo di supporto "povero" che aiuta Imbruttito è ben assemblato,
Francesco Mandelli "americano" talmente sopra le righe che diverte): senza prendersi troppo sul serio, "Ricomincio da Taaac!" porta a casa il risultato, anche se forse non è sufficiente per meritarsi una serata a pagamento al cinema (per un film in cui "il grano" è fondamentale, è un aspetto che non si può trascurare!).
23/09/2024, 17:00
Carlo Griseri