FESTA DEL CINEMA DI ROMA 19 - Valentina
Corti alla scoperta della Titanus
Valenti Corti, in Titanus 1904 sei il filo conduttore del documentario...
Valentina Corti: Esattamente! Ho il piacere e l’onore di accompagnare lo spettatore alla scoperta della nascita, l’evoluzione e l’attuale attività di una delle case di produzione più longeve e importanti d’Italia, ovvero la Titanus, che quest’anno celebra 120 anni. Per me è stata un’esperienza nuova, ricca di fascino e ispirazione.
Come sei stata scelta?
Valentina Corti: Qualche anno fa sono stata scelta dalla Titanus per la serie tv in due puntate “
Trilussa: Storia di amore e di poesia” per interpretare Leda Gys, giovane attrice del cinema muto il cui nome le era stato dato proprio dal poeta romano. Ebbene Leda Gys altri non era che la nonna del Presidente della Titanus Guido Lombardo!
Il regista Giuseppe Rossi, che ci tengo a ringraziare, avendo visto la serie ha pensato subito a me per farmi interpretare la narratrice in questo importante documentario.
Per me è come un cerchio che si chiude, mi sento un po’ parte della storia della famiglia Lombardo e della Titanus.
Hai interpretato Leda Gys nella serie "Trilussa: Storia d’amore e di poesia”, la moglie di Lombardo... Come sei entrata in questo personaggio?
Valentina Corti: Mi sono documentata moltissimo su Leda Gys, sul suo rapporto con Trilussa e sulla sua vita dopo aver deciso di abbandonare le scene.
Purtroppo la maggior parte dei film in cui lei è protagonista sono andati perduti, ma questo mi ha permesso di dare sfogo alla mia creatività.
Ricordo con emozione le tantissime ore di prove di ballo e di canto prima e durante le riprese, il lavoro con le coreografe e le ballerine, e tanta tanta musica.
Conoscevi molto bene la storia della Titanus, quindi, prima di lavorare nel documentario?
Valentina Corti: Trilussa mi ha permesso appunto di conoscere più internamente la storia della Titanus, ma avendo una mamma appassionata di cinema, conoscevo fin da piccola molti dei film prodotti dalla Titanus.Ho stampato nella mente l’immagine dello scudo e la sigla prima dei titoli di testa dei film che hanno scritto la storia del cinema italiano.
Cosa ti è rimasto di questa esperienza lavorativa?
Valentina Corti: Ho lavorato con un gruppo di giovani cineasti veramente in gamba, appassionati del passato non in senso nostalgico, bensì con la voglia di far conoscere quello che la Titanus è stata, che ancora è oggi, sempre con lo sguardo rivolto al futuro.
Credo che l’intento del documentario sia proprio questo.
Durante la lavorazione ho avuto modo di stare molto tempo negli storici uffici della Titanus, dove si respira un’atmosfera unica, sospesa, come quando si entra in un tempio.
23/10/2024, 19:33
Simone Pinchiorri