Note di regia di "I Casi di Teresa Battaglia - Ninfa Dormiente"
Girare la serie “
Ninfa Dormiente,” tratta dal libro di Ilaria Tuti, è stata un’esperienza che porterò sempre nel cuore. Sin dall’inizio, ho avvertito un’enorme responsabilità nel trasporre sullo schermo l’intensa atmosfera e i personaggi complessi che Ilaria ha saputo creare. Lavorare con un cast di attori così talentuosi è stato un vero privilegio e una fonte inesauribile di ispirazione.
Elena Sofia Ricci, con la sua straordinaria presenza scenica e la profondità emotiva, ha riportato sul set una magia unica. Ogni scena con lei si trasformava in un’esperienza emozionante, grazie alla sua capacità di immergersi completamente nel personaggio. La collaborazione con Elena ha alzato il livello ogni momento della serie, aggiungendo quel tocco di autenticità e pathos che solo un’attrice del suo calibro può offrire. Giuseppe Spata e Gianluca Gobbi hanno arricchito il progetto con le loro interpretazioni sincere e potenti. Giuseppe ha saputo incarnare con grande sensibilità e forza interiore il suo ruolo, facendo crescere il personaggio, mentre Gianluca ha portato una presenza carismatica, riuscendo a dare vita al suo personaggio con una naturalezza disarmante. La sinergia tra loro e il resto del cast, sia quello della prima stagione sia le nuove entrate, ha creato un ensemble armonioso e coeso, capace di trasmettere al pubblico tutta l’intensità della storia. La regione Friuli Venezia Giulia è stata molto importante come location, con i suoi paesaggi incantati e la natura incontaminata, ha offerto un palcoscenico perfetto per la narrazione. La neve, in particolare, ha giocato un ruolo fondamentale, contribuendo a creare quell’atmosfera rarefatta e misteriosa tipica delle serie nordiche. Ogni ripresa all’aperto, immersi in quel candore immacolato, ha aggiunto un elemento di suggestione e bellezza visiva che è diventato parte integrante della narrazione. La fotografia di Davide Sondelli è stata cruciale per ottenere questo effetto. Davide ha saputo catturare la luce e le ombre del Friuli in modo magistrale, dando vita a immagini di una profondità emotiva palpabile. Il suo occhio
attento e la sua capacità di giocare con i contrasti cromatici hanno contribuito a creare quell’atmosfera tipica delle produzioni nordeuropee, rendendo ogni scena visivamente affascinante e narrativamente incisiva. In conclusione, girare “
Ninfa Dormiente” è stata un’avventura straordinaria, resa possibile grazie alla dedizione e al talento di un team eccezionale. Ogni giorno sul set è stato un viaggio emozionante, un’immersione in un mondo ricco di sfumature e di emozioni, che spero arrivi con la stessa intensità anche al pubblico.
Kiko Rosati27/10/2024, 18:17