PREMIO LIBERO BIZZARRI 31 - I vincitori
La giuria del concorso
Italia Doc della trentunesima edizione del
PRemio Libero Bizzarri, coordinata dalla produttrice Gioia Avvantaggiato e formata da Markus Nikel, International advisor di Rai Documentari, dall’autore televisivo Vittorio Rizzo, dal regista Luigi Maria Perotti e dalla regista e produttrice Sara Ristori, ha assegnato i seguenti riconoscimenti:
Premio Migliore Documentario
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Un milione di granelli di sabbia” di Andrea Deaglio
Motivazione: “
Con grande sensibilità e precisione narrativa, Un milione di granelli di sabbia di Andrea Deaglio ci apre lo sguardo al racconto del trauma post-bellico; ci mostra come la violenza subita continui a torturare le vittime anche quando la guerra stessa sembra finita, quando non appare più nelle news, quando le vittime sono già state dimenticate. Seguendo il difficile lavoro di una terapeuta che al trattamento delle vittime di trauma ha dedicato la sua vita, ne emerge una sorta di film anti-guerra forse insolito, e quindi ancora più importante. Il film ha anche il merito di aprire uno spiraglio di speranza, particolarmente importante in tempi come quelli che viviamo”.
Menzione Speciale
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No more trouble - Cosa rimane di una tempesta” di Tommaso Romanelli
Premio Andrea Pazienza per l’Uso Incentivo delle Immagini e della Grafica
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Amor” di Virginia Eleuteri Serpieri
La giuria, composta dalla Fondazione Bizzarri, dal Laboratorio Teatrale Re Nudo e da Giungla Collective, ha assegnato il:
Premio “Fabrizio Pesiri - Opera Prima“
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Esseri Urbani” di Mariasole Caio, Marco Occhionero, Camilla Parodi e Simone Pontini
Motivazione: “
Esseri Urbani è un grido di resistenza e dignità che attraversa le crepe della Milano gentrificata. Con uno sguardo sincero e coraggioso, il film restituisce voce a chi viene relegato ai margini, trasformando la lotta per il diritto alla casa in un inno di comunità e umanità. Una narrazione potente che ridisegna la mappa della città, partendo dai suoi volti più autentici”.
Premio della Giuria Under 35
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Fuochi” di Ruben Gagliardini
Motivazione: “
Il tema, quello dei frequenti e numerosi incendi in Sardegna, è trattato con incisività e grande delicatezza. Oltre alla potenza del soggetto, ne abbiamo apprezzato lo sguardo poliedrico, la varietà di linguaggi e prospettive, che rendono la visione del documentario un’esperienza immersiva: le operazioni del Corpo Forestale seguite da vicinissimo si uniscono a momenti legati alle tradizioni popolari sarde. Il risultato è un lavoro che restituisce la complessità di un territorio e di un fenomeno, una messa a fuoco su una questione scottante dalla grande forza evocativa e dall’indubbio valore estetico”.
09/12/2024, 16:06