Sinossi *: Gli esseri urbani sono l’altra faccia della Milano che si fregia dell’appellativo ‘europea’, una targhetta che per i più indica la presenza di una moderna attività finanziaria, i grattacieli, le ciclabili e i mezzi pubblici funzionanti, assieme ad una smart life scandita da aperitivi nei locali trendy. Tutto questo esiste, ma non nel film, che dà invece un nome e una voce alle strade e all’umanità che la Milano europea schiaccia, occulta e allo stesso tempo sfrutta.
Sono le persone relegate ai margini della città, sfrattate dalle case occupate, ma non assistite nell’assegnazione verso qualsiasi altra soluzione abitativa decorosa o, quantomeno, legale. E non si tratta nemmeno di una questione etnica: la crisi abitativa, gli sfratti e gli sgomberi riguardano tutta la povertà che le ruspe della gentrificazione smantellano assieme alle mura e ai calcinacci dei palazzoni, per depositarli in qualche dormitorio-discarica il più lontano possibile dalla vista. Quello che non è possibile disperdere, di contro, è un rinnovato sentimento comunitario che si ri-versa nelle piazze e che lascia tracce di sé sui muri parlanti della città, da Giambellino a San Siro, da Via Padova a Piazza Napoli.