FESTIVAL DEL CINEMA DI SPELLO XIV - Tutti i premi
Un’altra edizione del “
Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri - Le professioni del Cinema” va in archivio tra l’entusiasmo del pubblico e la soddisfazione degli organizzatori. L’edizione numero quattordici, iniziata venerdì 7 marzo, si è conclusa nella serata di domenica 16 marzo con le ultime proiezioni al teatro “Subasio” di Spello. Dieci intensi giorni hanno scandito la kermesse che celebra i professionisti del dietro le quinte. Quelle maestranze che nel pomeriggio di sabato 15 marzo sono state premiate per il loro talento e per la loro creatività, fondamentali nella costruzione delle opere filmiche. Insieme a loro anche il padrino Alessandro Sperduti, la madrina di questa edizione Sara Ciocca, attori, registi e produttori per un’edizione 2025 che ha acceso i riflettori sul mondo del cinema, e più in generale dell’audiovisivo, in tutte le sue sfaccettature, tra grandi artisti e tanti giovani. Bilancio positivo, dunque, per la presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora” APS, Donatella Cocchini, ideatrice del Festival nel 2011 insieme al regista Fabrizio Cattani, e oggi a capo della direzione organizzativa insieme a Francesca Romana Lovelock, mentre la direzione artistica è stata guidata per il secondo anno dal montatore Gianluca Scarpa.
I PREMIATI DEL 2025 - Più di 40 i premi assegnati in questa edizione del Festival del Cinema di Spello nelle due giornate di premiazione, quella di venerdì 14 e quella di sabato 15 marzo, entrambe ospitate all’auditorium “San Domenico” di Foligno. A cominciare, come detto, da quelli dedicati ai professionisti del dietro le quinte: miglior montatore ad Andrea Maguolo per “I bambini di gaza”; miglior truccatore a Jean Cotter per “Gloria”; migliori creatori di suono Lucrezia Marcelli, Irene Grosso e Marco Ciorba per “Squali”; miglior colonna sonora a Bruno Falanga per “Another end”; miglior autore della fotografia a Fabrizio La Palombara per “Another end”; miglior sceneggiatura a Silvia Luz e Luca Bellino per “Luce”, ritirato dall’autore della fotografia Jacopo Caramella; miglior costumista a Mary Montalto per “Gloria”; migliori acconciatrici Marta Iacoponi e Carla Indoni per “Gloria”; miglior scenografo ad Anna Pieri per “Squali”; miglior fonico di presa diretta a Stefano Marino per “Il mio compleanno”; miglior Vfx a Lena Di Gennaro per “Another end” e miglior Sfx a Nassim Ryichi per “I bambini di Gaza”; miglior montaggio del suono a Daniela Bassani per “Gloria”; e, infine, miglior produttore esecutivo a Leonardo Baraldi di Shicchera Production per “Il mio compleanno”. A trionfare tra i film internazionali è stato “Amerikatzi”: in collegamento dagli Usa il regista Michael Goorjian mentre a ritirare il premio sono stati il consigliere dell’Ambasciata della Repubblica di Armenia, Marieta Stepanyan e Valentina Damiani per Cineclub Internazionale. Diversi i premi speciali: all’attore Giorgio Colangeli il “Premio all’Eccellenza”; al compositore e autore di testi Carlo Siliotto il “Premio Carlo Savina” per l’eccellenza alla musica; al fonico di mix Nadia Paone il “Premio Federico Savina”; a Lillo Petrolo, invece, un premio speciale per la sua grande capacità artistica e l’attenzione ai giovani. E ancora il “Premio Renato Marinelli”, promosso insieme all’Associazione creatori di suoni, presieduta da Massimiliano Prezioso, e che ha visto premiati in questa seconda edizione Mario Giacco, Enzo Diliberto, Italo Cameracanna, Luciano Anzelotti e Sergio Basili; il premio al miglior distributore cinematografico a Fandango, rappresentata da Gianluca Pignataro e Mauro Rotondi; il “Premio Anac”, assegnato dall’Associazione nazionale autori cinematografici e che è andato quest’anno al produttore Leonardo Baraldi, salito sul palco folignate insieme all’attrice Silvia D’Amico e al fonico di presa diretta Stefano Marino. Tanti, poi, i giovani attori presenti in questo 2025: Andrea Arru a cui è andato il “Premio Boys and Girls Magazine” e che ha ritirato, insieme a Sara Ciocca e Samuele Carrino, anche il premio per il miglior film italiano della giuria junior andato a “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. Samuele Carrino, invece, è stato premiato anche come “Giovane promessa del cinema italiano” dagli Agenti Spettacolo Associati. Tre i riconoscimenti assegnati dalla stampa: quello per miglior film decretato dai giornalisti umbri assegnato a “Il ragazzo dai pantaloni rosa”; quello per miglior opera prima/seconda decretato dalla stampa nazionale a “I bambini di Gaza” e consegnato al regista Loris Lai; infine, quello di Cinemaitaliano.info, partner del Festival, a “La mia estate con Irene”, ritirato dal regista Carlo Sironi.
Novità di quest’anno, poi, le serie tv: il premio per miglior serie tv è andato a “Call my agent”, consegnato all’attore Francesco Russo; per miglior nuova serie tv premiata, invece, “Hanno ucciso l’uomo ragno - La leggendaria storia degli 883”, che ha visto in collegamento la regista Alice Filippi; per miglior comparto tecnico serie tv a vincere è stato “Brennero” di Rai consegnato al vice direttore di Rai Fiction, Ivan Carlei. Diversi i riconoscimenti consegnati anche nella serata di venerdì, a cominciare dai due premi per migliore mascotte realizzata per le mostre del Festival: ad aggiudicarselo la giovane studentessa del liceo scientifico “Marconi” di Foligno, Aurora Pulcinella, e alla classe quinta del percorso di secondo livello artistico dell’Istituto “Sansi Leonardi Volta” di Spoleto. Per il quarto anno rinnovata, poi, la partnership con la William Penn University Oskaloosa dell’Iowa, la cui giuria internazionale presieduta dal regista Max Leonida ha assegnato due premi: miglior cortometraggio a “Il re del panino” consegnato al regista Giordano Toreti miglior backstage a “Un amore” ritirato dall’autrice Laura Allievi. Il “Premio Agenda 2030” è andato, invece, al documentario “I ragazzi delle scorte” e a ritirarlo è stato il produttore Fabio Mancini. Per la categoria documentari, sono stati due i riconoscimenti assegnati: quello per miglior documentario a “Jawhara Insha’Allah”, consegnato alle registe Arianna Proietti Mancini e Claudia Paola Sagona; e quello per il linguaggio cinematografico a “Come quando eravamo piccoli” con la presenza al Festival della regista Camilla Filippi. Il premio al miglior backstage per le serie tv è andato a “M - Il figlio del secolo”, consegnato all’autrice Alessio Colombo e alla montatrice Alessia Randone; il riconoscimento per miglior backstage di film è stato assegnato invece, a pari merito, a “Napoli milionaria” (a ritirarlo il vice direttore di Rai Fiction, Ivan Carlei, Paola Conte per PicoMedia, la produttrice Laura Ricci e il regista Luigi Rotondo per Studio Maker) e a “Finalmente l’alba” con la regista Valentina Pascarella. Miglior documentario per la giuria della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia “Tineret”, consegnato al regista Nicolò Ballante. Decretato, poi, miglior corto d’animazione “Sapiens”, con il premio ritirato dalla produttrice Sonia Farnesi; mentre tra i podcast a vincere è stato “Le voci dentro” con il riconoscimento consegnato ad Antonio Audino per Rai, e a Dario Rea, Emanuele D’Errico, Maria Luisa Diletta Bosso e Tommaso Grieco della compagnia Puteca Celidonia che ha realizzato il podcast. In chiusura i riconoscimenti assegnati allo Spello International Short Film Festival, giunto alla settima edizione: per Best Short Film a vincere è stato il cortometraggio “Human Gaza” del regista Luca Galassi; Special Jury Price, invece, al cortometraggio “De Companions” del regista José Maria Flores.
Il Festival del Cinema di Spello tornerà per la XV edizione dal 6 al 15 marzo 2025.
17/03/2025, 15:22