Sinossi *:
Il documentario nasce dall’incontro tra Sergio Marzocchi, Direttore di Produzione della Struttura Televisiva dell’Antoniano, e Lamberto Lambertini, un anziano signore 83enne che nell’arco di tempo di circa 20 anni a partire dal 1991, ha raccolto dichiarazioni e ricordi sulla strage di Marzabotto da parte dei superstiti, dei famigliari delle vittime (civili e religiose), e dei partigiani, spinto dal desiderio di ricostruire la storia di quanto accaduto al suo compagno di banco, Ninni, appunto, che perse la vita durante la strage.
Tutto il materiale, girato utilizzando una telecamera Video8, e dunque è stato visionato e scremato da Sergio e reso fruibile alle tecnologie moderne proprio grazie agli strumenti di digitalizzazione dell’Antoniano.
Un documento storico toccante, al quale la sensibile sapienza di Sergio ha aggiunto un trait d’union, il racconto di fronte ad una moderna telecamera da parte di Lamberto Lambertini, delle motivazioni profonde che l’hanno spinto alla sua ricerca attraverso la storia. “È stata questa la testimonianza che ha completato il senso dei 494 contenuti del documentario”, ci ha spiegato Sergio, “c’era qualcosa che mancava, la sua visione della storia che fa quadrare il cerchio”.
Avevo acquistato una videocamera per seguire le corse ciclistiche” – racconta Lamberto – “e nel 1991 chiesi al sindaco di Marzabotto il permesso di poter ricostruire le storie delle persone legate all’Eccidio”. Dalle circa 30 ore di girato ne è uscito un documentario di 48 minuti, molto intenso, per i quali sono serviti tre mesi di lavoro.

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