Sinossi *: Andrea è l’Oblomov dei nostri giorni. Ha 36 anni, vive con i genitori, non studia e non lavora. La sua unica occupazione fissa è un corso di sopravvivenza che segue ogni giorno in tv. Quella di Andrea è una quotidianità fatta di drammi banali, di epopee minime e ordinarie, odissee senza traguardi in cui egli sviluppa una serie di nevrosi nate dal suo senso di impotenza e di dissociazione da una realtà che non riesce mai a comprendere.