Sinossi *: Rock and roll, noise, collage su carta e progetti oscuri, Jung, l’uomo e la massa, sogno e veglia, costruzione e distruzione, palazzi e condomini. Già all’inizio di questo documentario/film-saggio era chiaro che il metodo giusto per sapere non era fare ordine nelle visioni di Elisa Abela, artista visuale e musicista, ma di favorirne ed accelerarne il disordine. Oggi sono passato [e tu non c’eri] è un viaggio leggero ed ignoto, divertente e a tratti enigmatico verso il nulla, risultato di un metodo compositivo spesso anticinematografico, inventato in corsa e condiviso con una piccola comunità di anime che hanno preso parte al racconto, generandolo a loro volta. Ancora una volta "Nulla è Vero. Tutto è Permesso".