Sinossi *:
Os-cia ( Osta) è una espressione romagnola di stupore. Sarà la sua voce leggera come l’aria, sarà la sua inflessione romagnola, sarà la sua aura magica e stralunata, ma le parole di Tonino Guerra appaiono come tavole bibliche. La bellezza salverà il mondo scriveva Dostoevskij ed il grande poeta sembra aver fatto di questo la sua vera missione artistica. Da Pennabilli a Martina Franca, un viaggio con Tonino in un dialogo prima intimo nella sua casa-museo e poi un incontro con il pubblico dove la strada si veste di poesia. Un documento eccezionale: un grande incontro, l’abbraccio con il regista iraniano Abbas Kiarostami in un “indimenticabile tenzone” a suon di poesia fra versi in dialetto romagnolo e le poesie persiane di Rumi. Kiarostami commenta e ricorda quelle storiche immagini celebrando il genio e la sensibilità creativa di Guerra. E’ commovente il suo sguardo che si meravigliava ancora davanti alla poesia della vita , un ritratto struggente e delicato del poeta della bellezza. “ la bellezza si regala” e Guerra ha ancora un sogno, un film da girare nel suo amato Salento delle pizziche ed affida la sua ultima sceneggiatura dal titolo “Il ballo proibito” al regista pugliese, fra i due nasce una grande amicizia, due anni di incontri e telefonate per lavorare insieme a questo film che resterà nel cassetto.

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