Sinossi *:
Film documentario girato nel 2009 da un ex assistente ventitreenne del Maggio Musicale che, su idea di Raimonda Gaetani, costumista di scena di Eduardo De Filippo ed amica del regista, ferma sulla pellicola i momenti più significativi dell’edizione de I pagliacci curata da Zeffirelli per celebrare il suo ritorno a Firenze dopo vent’anni di assenza dal quel palcoscenico. Si trattò di un’edizione dell’opera di Leoncavallo - commissionatagli nel 1992 dalla Soprintendenza con pochissimo preavviso - molto innovativa e con la marca riconoscibile dell’azzardo scenografico e di riscrittura di Zeffirelli. Il celebrato maestro della trovata scenica ambienta una sorta di “sceneggiata napoletana” sotto un cavalcavia, tra gli abitanti di un basso della rutilante metropoli partenopea, ambientandola peraltro ai giorni nostri col coro che recita in ciabatte e vestito di jeans. Il tenore nel ruolo principale di Canio, che nell’Opera si chiama invece Pagliaccio, è Salvatore Licitra, che nel documentario vediamo energicamente catechizzato da Zeffirelli. Il “passo nel futuro” di cui dice il titolo aggiuntivo del film è, per bocca del regista Zucchetti un modo per “togliere questo alone di polvere che gli è stato fatto intorno, e riscoprire uno Zeffirelli moderno, coraggioso, contemporaneo". A tal scopo vengono combinati materiali, anche inediti, reperiti nell’Archivio dell’Opera di Roma, dove questa I Pagliacci andò in scena dopo il debutto fiorentino, della Fondazione Franco Zeffirelli e dalla collezione della fidata costumista Raimonda Gaetani.



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