Sinossi *: C’è un solo modo oggettivo per vedere il passato, ed è attraverso le foto o i video. Eppure, quando si guarda un vecchio filmino di famiglia, spesso si scopre che quella visione oggettiva della realtà passata cozza drammaticamente con la rappresentazione o con la narrazione che se ne era fatta nella memoria di oggi. L’andamento è inverso, ma è la stessa sensazione di confusione o dolce amarezza di quando si va, nel presente, in un luogo che era rimasto confinato nel ricordo e lo si riscopre estraneo. Si potrebbe definire “effetto lost in translation”, rispetto a tutti quei pezzi che nella traduzione da un tempo all’altro, da una memoria a una visione, non tornano più.