Dante Spinotti è nato a Tolmezzo, Udine, nel 1943. Ha iniziato la sua carriera alla Rai - Radiotelevisione italiana, dopo aver mosso i primi passi nella fotografia per il cinema con lo zio, il regista e cineoperatore Renato Spinotti, in Kenya. Nel 1985, il produttore Dino De Laurentiis lo ha invitato a lavorare per la prima volta negli Stati Uniti al film Manhunter (1986) di Michael Mann. Da quell'esperienza ha avuto inizio la sua carriera oltreoceano, costellata da grandi successi di pubblico e critica come The L...visualizza tuttoLast of the Mohicans (Michael Mann, 1992), Heat (Michael Mann, 1995), L.A. Confidential (Curtis Hanson, 1997), The Insider (Michael Mann, 1999) – titoli, questi ultimi due, per cui è stato candidato agli Oscar – e, in anni più recenti, X-Men: The Last Stand (Brett Ratner, 2006), Public Enemies (Michael Mann, 2009), The Chronicles of Narnia: The Voyage of the Dawn Treader (Michael Apted, 2010).
In Italia ha collaborato, tra gli altri, con Ermanno Olmi per La leggenda del santo bevitore (1988) e Il segreto del bosco vecchio (1993); con Giuseppe Tornatore per L'uomo delle stelle (1995), per il quale ha ricevuto un Nastro d’Argento; e con Roberto Benigni per Pinocchio (2002), segnalato per i David di Donatello. Tra gli ultimi lavori figurano Ant-Man and the Wasp (Peyton Reed, 2018), Fatale (Deon Taylor, 2020) e Elyse (Stella Hopkins, 2020). Nel febbraio del 2012, l’ASC (The American Society of Cinematographers) di Hollywood, la più antica associazione dei direttori della fotografia del mondo, gli ha conferito il Lifetime Achievement Award. Nello stesso anno è stato nominato componente del consiglio direttivo della Accademia del Cinema Americano AMPAS (Academy of Motion Picture Arts and Sciences). È Presidente onorario della Cineteca del Friuli, dove è stato costituito il Fondo Dante Spinotti, per salvaguardare e valorizzarne l’opera.