FABRIZIO DE ANDRE' (18 febbraio 1940 - 11 gennaio 1999) è nato a Genova Pegli da Giuseppe De André e Luisa Amerio. Cantautore, compositore e scrittore ha vissuto tra Genova, Milano e la Sardegna.
Durante la guerra, insieme alla madre e al fratello maggiore Mauro si trasferisce alla Cascina dell’Orto di Revignano d’Asti per rientrare definitivamente a Genova una volta terminato il conflitto mondiale. Fabrizio conserverà sempre un bellissimo ricordo dell’infanzia trascorsa in campagna, ripromettendosi di tornarvi ...visualizza tutto a vivere non appena ne avesse avuta la possibilità. Desiderio che verrà poi esaudito nel 1976, quando con Dori Ghezzi acquisterà la tenuta L’Agnata, nel cuore della Gallura.
Verso la metà degli anni Cinquanta la madre Luisa gli regala la sua prima chitarra e il padre Giuseppe, tornando dalla Francia, gli porta in dono un 78 giri di Georges Brassens, autore fondamentale per Fabrizio.
Nel 1956 si iscrive al liceo classico Colombo e alla Federazione anarchica di Carrara e nel 1960 compone con Clelia Petracchi La ballata del Miche’, la sua prima canzone.
Dopo aver frequentato (ma senza mai iscriversi) prima Lettere e poi Medicina, nel 1962 Fabrizio si iscrive a Giurisprudenza, che lascerà a sei esami dalla laurea. Il 29 luglio dello stesso anno sposa Enrica Rignon, detta Puny, e il 29 dicembre nasce il figlio Cristiano.
Agli inizi degli anni Sessanta la casa discografica Karim stampa i suoi primi 45 giri, raccogliendo poi l’intera produzione nell’LP Tutto Fabrizio De André del 1966. Da qui al 1998, De André lavora a tredici album di studio e a quattro dischi live, oltre ad alcune raccolte, come l’ultima Mi innamoravo di tutto, in cui canta insieme a Mina La canzone di Marinella.
A fine degli anni Sessanta fu proprio l’interpretazione di Mina di questa canzone a segnare la svolta nel percorso di De André, convincendolo a proseguire come cantautore.
Un percorso artistico ricco collaborazioni a partire da quella con Gian Piero Reverberi per arrivare a Ivano Fossati, attraverso quelle con Nicola Piovani, Giuseppe Bentivoglio, Francesco De Gregori, Massimo Bubola e Mauro Pagani. Con Alessandro Gennari, De André scrive a quattro mani il romanzo Un destino ridicolo pubblicato da Einaudi nel 1996.
Dopo numerosi inviti, declinati per la paura di esibirsi in pubblico (timore che col tempo si attenuerà ma senza mai scomparire del tutto), il 15 marzo 1975 Fabrizio De André debutta in concerto a “La Bussola” di Sergio Bernardini. Al tour degli esordi del 1975/76 ne seguiranno altri sette, dalla celebre tournée del 1978/79 con la Pfm all’ultimo Mi innamoravo di tutto del 1997/98, dove Fabrizio De André sul palco è affiancato da entrambi i suoi figli, Cristiano e Luvi, nata dall’unione con Dori Ghezzi. Ed è proprio con Dori Ghezzi che De André viene sequestrato in Sardegna la sera del 27 agosto 1979. Dori sarà poi liberata il 20 dicembre e Fabrizio il giorno successivo. Dieci anni dopo, nel dicembre 1989, la coppia si sposa nel municipio di Tempio Pausania.
Tra i molti i riconoscimenti ricevuti nel corso del tempo – dalla Caravella d’Oro del 1969 per Tutti morimmo a stento alla Medaglia d’oro di Benemerenza Civica alla memoria (Ambrogino d’oro) assegnatogli nel 2003 – compaiono anche scuole, biblioteche, vie, piazze, oltre a parchi, centri musicali e culturali, cinema e teatri a lui intitolati.
Nel 2001 nasce la Fondazione Fabrizio De André Onlus, cui segue nel 2004 la nascita del Centro Studi Fabrizio De André presso l’Università di Siena.