Sinossi *: Alessandra, Maria Paola, Marina e Liliana hanno provenienze diverse, geografiche, culturali e sociali e le loro vite si sono incrociate o sfiorate a Roma tra la fine degli anni Sessanta e i Settanta.
I loro racconti di oggi in prima persona sono integrati da immagini di repertorio, provenienti da archivi audiovisivi in parte privati e inediti, vivide e presenti. E' un raccontare in soggettiva. Il partire da sé formulato spontaneamente durante la stagione del Femminismo e che si voleva alla base di un modo nuovo di fare politica, diventa oggi qui narrazione storica.
Il racconto dell'idea di un mondo nuovo, germogliata simultaneamente in tutto il Paese in seno alla gran parte di una intera generazione, un mondo in cui "non ci fossero le violenze, le prevaricazioni degli uni sugli altri", una narrazione svolta seguendo il binario parallelo della storia delle donne. La presa di coscienza di sé in quanto donne, l'autocoscienza, gli amori, la violenza sulle donne, il divorzio, la contraccezione e l'aborto, il lavoro, il teatro e le radio libere, le occupazioni, il travaso delle esperienze personali in quelle collettive per un mondo più umano, di donne e uomini, ragazze e ragazzi.
"Un periodo di vita così entusiasmante, rivoluzionario nel vero senso della parola, laddove per tappe ottieni mutamenti, e mutamenti durevoli, che hanno cambiato il volto sia delle nostre vite che del paese in cui vivevamo e in cui viviamo" dice Liliana.
"Certo probabilmente non era possibile fare una rivoluzione in Italia, sono stati fatti migliaia di errori, però in virtù di questi errori si è cancellato, si è steso un velo pietoso su tutto. Perché si era arrivati là?", apre Alessandra.
Le nostre ragazze rispondono idealmente alle ventenni e ai ventenni di oggi. E' necessario ricordare, dare spazio e tempo alla memoria per sapere chi siamo.
Note:
I materiali d'archivio presenti nel documentario sono tratti dall'Aamod, Teche Rai, Homemovies, Acab Associazione Antonello Branca, Radio Radicale, Radio Città Futura ed archivi privati.