Nato a Treviglio (Bg) nel 1977, Francesco Gatti vince nel 2000 il Premio Solinas con la sceneggiatura Storie per dormire, un progetto notato anche da Goffredo Fofi e da diversi registi italiani che esordiscono in quegli anni, come Giovanni Maderna e Francesco Munzi, con i quali collabora a vario titolo. Negli anni successivi realizza alcuni cortometraggi e i primi documentari, questi ultimi subito improntati ad una personalissima ricerca sul linguaggio, libero e irriverente, e dalla necessità di confrontarsi con b...visualizza tuttobudget ridottissimi. La svolta avviene nel 2005, con il documentario "Irreality Show", premio produttivo Filmmaker doc 10, presentato al Batik Film Festival di Perugia e fuori concorso al Bellaria Film Festival. Il film, dove l’interazione del regista con i suoi protagonisti diviene matura e consapevole, gli conquista la stima della critica più attenta e in particolare, a Milano, di Luca Mosso, che lo supporterà anche come membro dell’Associazione Filmmaker. Dopo il cortometraggio a quattro mani con Giusi Castelli "A Relativistic Film" (2005, 14° Festival Arcipelago di Roma; 11° Festival Internazionale del Cortometraggio di Siena), vince il premio produttivo Filmmaker doc 11 con il documentario "Le Regole del Gioco", presentato in concorso al Bellaria Film Festival e al Taranto Film Festival. "Gli Anni Falck", documentario di montaggio con l’Archivio Cinematografico Falck, realizzato ancora insieme a Giusi Castelli, è del 2007 e partecipa al Bergamo Film Meeting e al FID (Festival International du Documentaire) di Marsiglia. Francesco Gatti muore il 26 luglio 2008 a Milano, lasciando un ultimo film, "Il Figlio di Amleto", in fase di premontaggio. Il montaggio viene portato a termine dal produttore e dal gruppo di persone con le quali abitualmente collaborava.