Maurizio Zaccaro è un regista e sceneggiatore italiano.
Si diploma alla "Scuola del Cinema" di Milano nel 1977Dopo alcune esperienze con Bruno Bozzetto realizza molti cortometraggi, fra i quali Overkill, che vince nel 1981 il Festival Internazionale di Oberhausen. Lavora inoltre con Maurizio Nichetti in Ratataplan e Ho fatto splash, con Augusto Tretti in Alcool e Mediatori e Carrozze, con Markus Imhoof in Via scarlatti, 20 e Der Berg, con Mario Brenta in Maicol e Robinson in laguna e con Ermanno Olmi in Quando è...visualizza tuttoè arrivata la televisione, Camminacammina, La collina, Milano 83, Lunga vita alla Signora, Artigiani Veneti, Così è andata - Gente di montagna, Ragazzi a rischio, La terra, Qualcosa su Don Orione. Terra Madre.
Si forma alla scuola "IPOTESI CINEMA", laboratorio di cinema e televisione nato da un'idea di Ermanno Olmi e Paolo Valmarana, con sede a Bassano del Grappa, chiamato poi la "Scuola di Bassano". Per tale scuola realizza nel 1984 il cortometraggio Augusto Tretti, un ritratto e nel 1987 il mediometraggio In coda alla coda. Dal 1986 al 1994 ha insegnato alla Scuola del Cinema di Milano e dal 2008 tiene alcuni seminari presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, a Roma
Nel 1991 vince il David di Donatello con il film Dove comincia la notte come miglior regista esordiente. Nel 1992 vince il prestigioso Premio Solinas per la sceneggiatura di L'articolo 2. Il film ottiene numerosi premi e un grande interesse per la sua originale trama sociale. Ispirato all'articolo 2 della Costituzione (La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità) e sostenuto da una forte spinta etica, è un film, come scrive Morando Morandini, "nobile come i suoi personaggi che, limitando al minimo i passaggi didattici, non scade né nel populismo né nella demagogia". L’articolo 2 si cimenta col problema centrale dell'Europa di oggi e di domani: l'incontro tra culture ed etnie diverse.
Nel 1993 si impone nuovamente all'attenzione internazionale col film Kalkstein - La valle di pietra. Il film, selezionato per la Mostra del Cinema di Venezia e per il Festival di Montreal, tratto da una novella dell'austriaco Adalbert Stifter.
Nel 1997 ottiene cinque nominations e un David di Donatello al miglior attore non protagonista con Il Carniere, film sulla guerra nella ex-Yugoslavia .
Altre nominations e un altro David lo ottiene con il suo lavoro di maggior successo, Un uomo perbene (1999), un film sulla vicenda giudiziaria del presentatore televisivo Enzo Tortora.
Seguono poi molte regie di film per la televisione fra le quali la pluripremiata nuova edizione di Cuore, I ragazzi della via Pal, Al di là delle frontiere, ‘O professore e lo Smemorato di Collegno.
Fra il 2008 e il 2009 ha collaborato con Ermanno Olmi alla realizzazione di Terra Madre dove ha diretto la parte indiana del documentario.