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Capri - Revolution" di Mario Martone, Ippolita Di Majo, 139 pp, La Nave di Teseo, collana Oceani, 2018 Siamo nel 1914, l’Italia sta per entrare in guerra. L’isola di Capri è in pieno fermento: arriva per la prima volta l’elettricità, gli esuli russi si riuniscono per prepararsi alla rivoluzione, e, scandalosamente, una comune di giovani nordeuropei fa dell’isola il suo luogo d’elezione per la propria ricerca nella vita e nell’arte, una ricerca tesa al pacifismo, all’uguaglianza, al rispetto degli animali e delle ragioni della natura... (continua). Ma l’isola ha una sua forte e radicata identità, incarnata da Lucia: giovane e bellissima capraia, irrequieta e curiosa, in bilico fra la rigidità ancestrale del suo mondo e l’attrazione per una vita nuova, di cui Seybu, il maestro e ispiratore della comune, e il nuovo medico arrivato in paese, rappresentano i poli opposti e complementari.
Capri-Revolution, ultimo capitolo della trilogia che Mario Martone ha dedicato ai ribelli, è ambientato su un’isola unica al mondo, la montagna dolomitica precipitata nelle acque del Mediterraneo che all’inizio del Novecento ha attratto come un magnete chiunque sentisse la spinta dell’utopia e coltivasse ideali di libertà, e narra del potere espressivo che solo la scoperta irriducibile della propria identità può consegnarci. prezzo di copertina: 17,00 € Questo risulta fuori catalogo
Ippolita di Majo si forma come storica dell’arte del Rinascimento e dell’Età moderna. Ha insegnato nelle Università di Napoli (Federico II, Istituto Universitario Orientale e Suor Orsola Benincasa), di Catania e di Cosenza. Tra il 2006 e il 2008 ha lavorato per Harvard a Villa I Tatti The Harvard University Center for Italian Reinassance Studies, prima come borsista e poi con un assegno di ricerca. Ha scritto su riviste di settore italiane e straniere e collaborato a mostre in Italia e all’estero. I suoi libr...visualizza tuttori sono: “Raffaello e la sua scuola”, Firenze 2007 (Raphaël et son école, Paris 2008); “Dal viceregno a Napoli. Arti e lettere in Calabria tra Cinque e Seicento”, Paparo Edizioni - Napoli 2004; “Francesco Curia. L'opera completa”, Electa - Napoli 2002. Negli ultimi anni si è occupata di cinema e di teatro. Dal 2008 collabora con Mario Martone, prima svolgendo ricerche iconografiche e musicali per il film Noi credevamo (2010), poi lavorando come dramaturg alla messa in scena e alla riduzione dei dialoghi delle Operette morali di Giacomo Leopardi (2011) e infine firmando assieme al regista la sceneggiatura del film dedicato a Giacomo Leopardi, Il giovane favoloso (2014).